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08-06-2002, 17:53 | #1 |
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Associazioni Informatiche .... ???
In seguito al casino combinato dal governo con un regolamento scandalo che ha tagliato fuori dall' iscrizione all'albo degli ingegneri (settore informatica) i laureati in scienze dell'informazione ed informatica (che per regolamento europeo non possono farsi il loro albo), umiliandoli nel profondo, ho fatto una ricerca sulle associazioni di categoria.
Vediamo se esiste un'associazione che ci unisca tutti per salvaguardare gli interessi di questo settore. In breve tempo ho trovato: http://www.aninf.it/ (ANINF associazione nazionale informatici) http://www.alsi.it/ (ALSI associazione nazionale laureati in scienze dell'informazione ed informatica) http://www.a-i-p.it/ (AIP associazione informatici professionisti) http://www.upei.it/ (UPEI unione professionale esperti informatici) http://www.alboinformatici.com/ (ANIP albo professionale informatici professionisti). E poi sulle imprese: http://www.assintel.it/ (ASSINTEL associazione nazionale imprese servizi informatici telematica robotica eidomatica) http://www.anasin.it/ (ANASIN associazione nazionale aziende servizi informatica e telematica) http://www.confesercenti.it/assonet/ (ASSONET associazione nazionale imprese nel settore delle telecomunicazioni e dell'informatica) http://www.assinform.it/ (ASSINFORM associazione nazionale produttori tecnologie e servizi per l'informazione e la comunicazione) http://www.comufficio.it/ (COMUFFICIO associazione nazionale aziende distributrici di prodottti e servizio per l'ufficio, l'informatica e la telematica) http://www.federinformatica.it/ (FEDERINFORMATICA federazione italiana delle organizzazioni di operatori delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione) questo sito non funziona. e per adesso basta .... mi sono stancato Certo che per restare uniti nel settore forse non siamo sulla strada giusta. Comunque alcune mie domande sono: C'è qualcuno di voi che ha informazioni in merito a queste associazioni? Quali sono quelle valide ed invece quelle da evitare (se ce ne sono)? Ne avete altre di serie da proporre? Voi che ne pensate di tutte queste sigle? Ciauz!! P.S. Se non ve ne frega niente informatevi per questo sito: www.lumacatrifolata.net Associazione Culturale Amici della Lumaca Trifolata (Piadena - CR) Voglio sapere perchè il sito non va. Non avranno mica chiuso l'associazione?
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12-06-2002, 13:49 | #3 |
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Sembra quasi un pvt vista "l'affluenza"!
come ho già detto nell'altra discussione, credo che sia difficile creare un'associazione che lotti unita per elevare il livello culturale/tecnologico della popolazione. Questo perchè ci girano troppi interessi sull'ignoranza della gente. Tutti i commercianti ladri che esistono come farebbero altrimenti ad arricchirsi? Immagina di avere un negozio di info e non saperne nulla a riguardo. Se fai affari è solo per due motivi: o ti sei studiato 50 anni di evoluzione tecnologica in una notte, oppure sei un così abile venditore che vendi di tutto a tutti sapendo solo quanto hai incassato a fine serata. Noi invece vorremmo una società più simile a noi perchè ci piace parlare con gente competente e forse per sentirci meno alieni. Per noi, poi, se esce anche qualche soldino da tutto ciò ci fa anche comodo. Noi tecnici nasciamo missionari e quasi sicuramente moriremo scuali del commercio senza regole. Le associazioni che tu hai trovato su internet, in realtà cosa fanno di utile? Voglio dire: raccolgono nominativi nei loro registri e ti mandano una rivista ogni tanto o cosa? Io purtroppo faccio orari massacranti al negozio e non ho molto tempo per navigare (come una volta), tu che gli hai già visitati che ci dici? Ciao |
12-06-2002, 15:08 | #4 | |
Senior Member
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Re: Associazioni Informatiche .... ???
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13-06-2002, 10:05 | #5 | |
Senior Member
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Re: Re: Associazioni Informatiche .... ???
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CMQ, per maggiori informazioni: www.alsi.it www.informatici.it P.S. Non sono un laureato in informatica!
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13-06-2002, 10:15 | #6 | |
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Re: Re: Re: Associazioni Informatiche .... ???
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Mi dispiace, ma non sono d'accordo. Ripeto che se l'albo degli ingegneri è così chiamato è proprio per tutelare una particolare figura professionale. Sono poi discutibili le modalità di iscrizione (per gli ingegneri) a tale albo, e condordo sul fatto stranissimo che un ing civile possa iscriversi al ramo informatico,ma, secondo me, è poco discutibile il fatto che l'albo stesso sia accessibile solo agli ingegneri. Altrimenti non si chiamerebbe in quel modo, oppure sarebbe stato fondato con altri scopi e regole. Se fosse così per tutti gli albi allora un ingegnere potrebbe iscriversi all'albo degli avvocati superando solo il relativo esame? Non ti sembrerebbe ingiusto? Come credi che la prenderebbero gli avvocati? Secondo me tutto nasce dalle assurde direttive europee che impediscono la formazione di nuovi albi. |
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13-06-2002, 10:49 | #7 | |
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Re: Re: Re: Re: Associazioni Informatiche .... ???
Quote:
Infatti il problema è che si da la preferenza al titolo generico e non allo specifico indirizzo. Vogliamo dare la preferenza al titolo di ingegnere piuttosto che alla specializzazione di informatica. Allora, visto che stiamo parlando di DOTTORI in informatica, perchè non gli permettiamo di iscriversi all'albo dei medici? Potrebbero anche fare gli avvocati visto che loro sono dottori in legge (o simili). Ecco perchè non trovo appropriato il tuo esempio. Quà stiamo parlando di informatica, edilizia, elettronica, medicina, ecc. ecc. e non di ingegneri e dottori. Capisci cosa mi intendo? Dobbiamo uscire da queste logiche corporative di stampo antico e valutare le professioni in base alle specifiche competenze e non in base a chissà quali priviligi dati da un titolo. Ciao
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13-06-2002, 11:05 | #8 | |
Senior Member
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Re: Sembra quasi un pvt vista "l'affluenza"!
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CHI SA QUALCOSA SI FACCIA SENTIRE :o ! Ciao
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13-06-2002, 11:09 | #9 |
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Il fatto non trascurabile è che la formazione dell'ingegnere porta ad una metologia di risoluzione dei problemi molto particolare ed in genere apprezzata nel mondo del lavoro. Un laureato in informatica ha un altro tipo di preparazione, migliore sotto alcuni aspetti e peggiore sotto altri. Per questo è nato l'albo degli ingegneri. E per questo ho fatto quell'esempio: perchè l'ingiustizia secondo me è non avere un albo degli informatici, non il fatto che questi ultimi non possano iscriversi a quello degli ingegneri. Altrimenti poi un ingegnere potrebbe sentirsi in diritto di chiedere di iscriversi all'albo dei medici, o avvocati, o quant'altro. Cosa che sarebbe ingiusta a mio avviso. E' anche ingiusto che un ing. civile possa iscirversi al ramo informatico. Ma se fossi un imprenditore me ne fregherei se i miei candidati sono inscritti a un qualche albo: se c'è da "programmare" prendo un informatico, se c'è da "progettare" un ingegnere (non che uno non possa fare l'altro tipo di impiego, spero di essermi spiegato). Se ci fosse un albo di informatici non credo che vedrebbero di buon occhio che gli ingegneri ci si potessero iscrivere: il problema è proprio il mischiare in unico albo figure professionale con culture e formazioni estremamente diverse. Se qualcuno da la preferenza al titolo di ingegnere rispetto alla specializzazione in informatica, non è per il TITOLO, ma proprio per il particolare percorso formativo di questa categoria, quindi per le capacità di risoluzione di problemi che questo tipo di laure dovrebbe fornire.
Ciao |
13-06-2002, 11:36 | #10 |
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Su questa vicenda mi sono informato parecchio ed ho frequentato tanti forum e molte cose interessanti sono uscite (quando non volano parolacce tra dottori ed ingegneri in pure stile calcistico ).
Dovresti fare altrettanto, infatti una frase come la tua - se c'è da "programmare" prendo un informatico, se c'è da "progettare" un ingegnere - non l'avresti mai detta. Quello che ha fatto INCAZZARE giustamente i dottori in informatica è stato il loro declassamento al rango di programmattori che probabilmente ha portato alla loro esclusione. Infatti, (tratto da informatici.it) puoi leggere: "Il 14/05/2002 c'è stato un incontro con il Ministero che si è dimostrato fortemente male informato sulla nostra figura professionale. Un avvocato addirittura ha affermato che "gli Informatici devono programmare non devono progettare, questo è compito degli Ingegneri". Il tutto si è concluso con un nulla di fatto, ed un rinvio ad un successivo incontro in seguito ad una chiarimento sulla figura professionale degli Informatici da parte degli avvocati." Prova a parlarne con un dottore in informatica e capirai la mostruosità di tale affermazione! Per il resto, secondo me, la questione albi in Italia deve essere rivista in toto e profondamente modificata. Ma troppi interessi verrebbero toccati, è per quello che non mi lamento se l'Europa comincia a metterci i bastoni tra le ruote in questo campo. Ciao
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13-06-2002, 14:42 | #11 | |
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Quote:
Allora, forse prima di rispondere faresti meglio a leggere tutto quello che ho scritto (e magari anche a quotare tutto, non solo quello che ti fa piacere). Innanzitutto avevo messo, non a caso, "programmare" e "progettare" tra virgolette; in secondo luogo, proprio per essere sicuro che tali virgolette non venissero trascurate o mal interpretate, avevo aggiunto (non che uno non possa fare l'altro tipo di impiego, spero di essermi spiegato) Visto che nonostante i miei sforzi non sono riuscito a spiegarmi col post precedente, ci provo ora: quello che volevo intendere è che in base a quello di cui una persona ha bisogno, sceglie se assumere un informatico o un ingegnere, in quanto queste due figure hanno in genere compiti e metodi di lavoro DIVERSI, in quanto (forse è la quarta volta che lo scrivo) hanno una formazione culturale e professionale completamente diversa (e ancora una volta, la scelta, nella maggior parte dei casi, è fatta senza tener minimamente conto dell'iscrizione all'albo di uno o dell'altro candidato). Sono proprio queste differenze a motivare la presenza di un albo degli ingegneri, così come dovrebbe essercene uno degli informatici. Ancora una volta ribadisco che l'errore è l'assenza di un albo degli informatici: non riesco proprio a ritenere un errore il tentativo di tenere separate figure professionali così diverse. Se l'albo degli ingegneri dovesse essere aperto anche ad altre tipologie di laureati non avrebbe più senso di chiamarsi così, non trovi? Se una associazione nasce proprio per proteggere una specifica parte lavorativa, perchè poi dovrebbe aprirsi anche ad altre parti così diverse? Ti prego di rsipondere. Ciao |
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13-06-2002, 15:45 | #12 |
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Stavolta rispondo senza quotare con l'unico scopo identico al precedente di non allungare a dismisura la pagina. Ti prego di credermi, non era mia intenzione "taroccare" il tuo post con tagli sapienti alla tg3 o tg4 (giusto per par condicio ).
Capisco le tue argomentazioni, ma ciò non toglie che un problema esista e sarebbe immorale non risolverlo. Quindi ti prego di tener conto di questi fatti obbiettivi che ti elenco. 1) Ci sono a quanto pare 25.000 laureati in informatica che si sono fatti un mazzo così! 2) Per firmare e quindi assumersi le responsabilità del proprio lavoro devono essere per così dire "certificati" in quanto appartenenti a qualcosa. 3) Non esiste (almeno per il momento) la possibilità di farsi un'albo proprio. 4) Attualmente l'albo più vicino (più vicino, non certo il più corretto) alle loro specifiche competenze e quello Ingegneri ramo informatico. 5) Nessuno di loro ambisce a farsi chiamare ingegnere informatico (anzi, parlando con loro ci tengono a specificare che sono Dottori in informatica e non Ingegneri) e quindi non vogliono certo scippare un titolo. A questo punto possiamo fare due cose. Sbattercene di loro in modo che avremo progetti informatici (diciamo così) creati da Dottori informatici e firmati (con relativo compenso, non dimentichiamolo) da Ingegneri. Trovare loro la giusta collocazione, quale essa sia, che gli permetta di fare il loro lavoro. Ti faccio inoltre notare che la "firma" sui progetti si dovrebbe avere non solo per farsi pagare, ma per dare la garanzia di lavori eseguiti a regola d'arte. Nella situazione attuale invece, quelli che dispongo delle migliori qualifiche per apporre una firma e quindi una garanzia responsabile su un progetto IT ne sono esenti, mentre sono abilitate "persone" che potrebbero mancare di qualsiasi requisito. Ti sembra giusto? No, e da quello che dici lo sai anche tu. Allora, se abbiamo un problema, perchè non risolverlo con un briciolo di elasticità. Scusa, non ti è mai capitato di essere in 6 su un auto per aiutare un'amico a tornare a casa. Non sarebbe legale, ma lo si fa, in via eccezzionale, per aiutare una persona. Non così stanno facendo gli ingegneri, che non vogliono ammettere (per ovvi motivi economici, non ti credere che si tratti di altro) che quelle persone hanno bisogno di una mano, e loro sono gli unici al momento che gliela possono dare. Mi auguro che il governo prenda posizione e trovi una soluzione, ma una cosa è certa, gli ingegneri non ci hanno fatto una bella figura. In fin dei conti stiamo parlando di esseri umani, di cittadini italiani, non di marziani da schifare. CMQ sempre con calma ed educazione Ciao P.S. Tratto dalla circolare incriminata ( per chi vuole leggerla tutta http://www.miur.it/Documento.asp?cf=...Documento=2326 ) "per quel che riguarda la professione di ingegnere, i laureati in ingegneria secondo il vecchio ordinamento possono partecipare all’esame di Stato per uno qualunque dei tre settori previsti per la professione di ingegnere. " "In particolare i laureati in scienze dell’informazione e in informatica non possono accedere all’esame per la professione di ingegnere" ALLORA TROVIAMOGLI UNA PROFESSIONE, STATO IGNORANTE!
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13-06-2002, 16:07 | #13 |
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Innanzitutto voglio dire che è sempre un piacere trovare delle persone con cui poter intavolare un discorso civile e costruttivo partendo da posizioni diverse! Posto ciò, concordo praticamente su tutto quello che hai scritto nell'ultimo post. A mio avviso tutta la recente riforma universitaria compresa quella dell'albo degli ingegneri è un'emerita c@zz@t@. E' sbagliata la libertà totale per un ing di iscriversi a qualunque ramo dell'albo. Ed è ancora + sbagliato che gli informatici non abbiano un loro albo. Ammetto che non avevo pensato che quello degli ing-informatica fosse l'albo più vicino professionalmente agli informatici. Cmq posso confermare la rigidità mentale di molti ingegneri, sopratutto quelli più anziani che alla fine si trovano a prendere le decisioni. Non a caso si dice "siccome sono un ingegnere ho la flessibilità mentale di una parete di granito!!!"
Tornando a noi...mumble mumble.... la situazione non è certo facile, e non si può certo sbattersene. Dato che non si può instaurare un nuovo albo si potrebbe aprire un nuovo ramo all'interno dell'albo degli ingegneri: un ramo tutto per gli informatici, con le giuste e doverose differenze che credo entrambi i gruppi vorrebbero, e ovviamente chiuso agli ingegneri. Credo che così sarebbero tutti contenti. Sarebbe poi ancora meglio se i rami già esistenti all'interno dell'albo fossero a loro volta limitati ai rispettivi indirizzi di laurea. Ma sto già chiedendo troppo, siamo in Italia... Giusto per cambiare di poco il discorso... hai detto che gli info non ambiscono al titolo di ing, e ci credo. Ma lo sapevi che ci sono laureati in fisica che si fanno abitualmente chiamare ingegnere???? Un esempio ce l'ho proprio nel mio laboratorio.... mah.... |
13-06-2002, 16:12 | #14 | |
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Quote:
MI HAI ANTICIPATO DI UN POST QUESTA TE LA VOLEVO DIRE IO
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13-06-2002, 16:20 | #15 | |
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Quote:
MI HAI ANTICIPATO DI UN POST! QUESTA TE LA VOLEVO DIRE IO! In effetti, anche a me questa sembra la soluzione più logica ed efficiente. Purtroppo, come tu hai ricordato, siamo in Italia .... speriamo bene. E' anche incredibile come partendo da idee opposte siamo giunti ad una conclusione simile e non ad uno sterile rinfacciarsi con parolacce a tutto spiano come ho visto in altri forum (e stiamo cmq parlando di dottori ed ingegneri ). Inoltre, adesso, visto che non sei fazioso, scopro tutte le mie carte. Mio fratello è dott. in informatica e quindi di loro ne conosco tanti. Non ne ho trovato uno che ambisca al titolo di ing., anzi Ciao
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13-06-2002, 16:23 | #16 |
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beh, alla fine se si ragiona un minimo si vede che di soluzioni non ce ne sono poi molte..... Posto ciò, mi piacerebbe sapere se te sei laureato, e magari in cosa, visto che hai detto che non sei dottore in info. Magari indovini anche cosa faccio io x guadagnare la pagnotta... Intanto complimenti al fratellone!
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13-06-2002, 16:27 | #17 |
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Cmq da quello ho sperimentato sulla mia pelle c'è molta più "rivalità" tra ing e architetti (e tra ing e fisici) che con gli informatici..... mah.... mi piacerebbe saperne i motivi...
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13-06-2002, 16:34 | #18 | |
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Tu cosa fai? Hai parlato di laboratorio e di laureati in fisica. Lavori in Università, magari Ingegneria? Ciao
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13-06-2002, 16:50 | #19 |
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Esatto, lavoro al politecnico di milano. Laureato in Ing delle telecom nel 2000, ora sono ricercatore (dopo aver passato il vechcio esame di stato, quello facile! ). Per questo sicuramente il mio approccio è stato un pò di parte. E sempre per questo conosco molto bene le varie "rivalità" tra facoltà: qui in zona c'è ingegneria, architettura, fisica, chimica, matematica, agraria, fraquentate da molta gente che conosco. Cmq anche mio fratello è geometra... solo che poi si è preso anche lui un pezzo di carta dove c'è scritto ing civile... Quindi nel complesso il mio ambiente non è sicuramente molto super partes Adesso però vado a casa! Ciao e grazie per la discussione!
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14-06-2002, 15:35 | #20 |
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Scusate se mi intrometto...
Mi sento quasi di troppo in questa discussione visto il ping pong di battute e risposte a due, indubbiamente molto interessante ed avvincente.
Io sono un perito informatico e non vi nascondo che ignorantemente anche io settorializzavo i dottori informatici come programmatori e gli ingegneri come progettisti. Alla fine, però, dopo i vostri ragionamenti, mi sono ricordato di alcuni casi umani che conosco ed in fin dei conti quello che c'è sul pezzo di carta non centra quasi mai con quello che poi si fa nella vita. Si, è vero, una persona segue una linea di studi, però poi nella sua vita segue la sua traiettoria in base a quello che meglio gli riesce di fare. Non mi piace settorializzare anche se a volte mi viene spontaneo (forse a causa della tendenza politica). C'è da dire però che l'informatica non è una vera e propria scienza. L'informatica è l'applicazione di tante scienze quali l'elettronica, la matematica, la fisica, la comunicazione e presto anche la chimica (con riconoscitori di odori e processori organici). Questo ha causato da sempre una difficoltà di fondo nel catalogare un informatico. Quando mi chiedono cosa faccio, spesso mi limito a dire "sono un'informatico" e allora matematicamente mi rispondono "programmatore" (anzi qui dicono "fai i programmi al computer"... sing). E allora devo specificare "no, lo facevo... ora sono tecnico". Con ciò però mi limito nuovamente perchè so progettare reti telematiche e so far cooperare sistemi automatici. PErò non basta un biglietto da visita per scrivere tutto quello che può fare un informatico. GLi ingegneri noto che hanno un cervello molto flessibile nel risolvere i problemi, ma volete mettere il metodo top-down che applica un programmatore nella risoluzione degli algoritmi? Io da quando l'ho imparato, lo applico anche nella vita quotidiana e fantascientificamente attraverso qeusto metodo ho anche messo su una mia teoria sulla possibile digitalizzazione dell'intero corpo umano. (un giorno di questi mi scoppierà il cervello!) Ultimo esempio e poi scappo: ultimamente mi capitato di dover mettere il mio negozio in una categoria delle pagine gialle. Non vi dico il casino che ho piantato con il rappresentate della SEAT!!! Non c'era una categoria fatta per un Tech point quale il mio! Alla fine siamo finiti sotto computer shop, ma mi sta così stretto che non mi potete credere! Credo che bisognerebbe creare un'albo per l'informatica e poi diramare questo! Come si può pensare di mettere come sotto directory una dottrina così complessa e con così tante applicazioni pratiche?!?! CIAO! PS complimenti per la sportività! |
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