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Old 11-12-2004, 20:34   #1
frankie
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Occhi, visione, lenti a contatto, Thread ufficiale e FAQ

FAQ su occhi, occhiali, visione e lenti a contatto

Questa discussione nasce da una serie di thread sulle lenti a contatto e altri problemi vari riscontrati in thread precedenti.
Visto che le domande poste erano bene o male sempre le stesse, ripetute ciclicamente, ho voluto raccogliere un po’ di domande e con calma rispondere bene ad ognuna di esse.

Ogni suggerimento è ben accetto.

Decimi, gradi, diottrie, un po di chiarezza e relative definizioni
Spesso queste due unità di misura vengono confuse, ma sono in realtà due cose completamente diverse.
L’acutezza visiva è la capacità discriminativa cioè la capacità di riuscire a distinguere, riconoscere, interpretare e denominare dei simboli, che comunemente sono lettere poste ad una certa distanza.
Di solito come riferimento l’acutezza visiva viene misurata a 3 o 5 metri, ma vi sono casi in cui per interesse clinico si misura ad altre distanze (esempio 40 cm per i soggetti presbiti)
L’acutezza visiva ha diverse unità di misura, tra le quali ci sono i famosi decimi.
Il classico riferimento ai 10/10 non è l’acutezza visiva massima ma una sorta di valore limite oltre il quale possiamo dire che c’è una buona acutezza visiva.
Infatti vi sono soggetti che vedono 12, 16 e anche 20 decimi, vi sono delle apposite tabelle che permettono di rilevare AV di questo livello.
Allo stesso modo un soggetto può vedere 10/10 e non vedere bene. La visione è soggettiva
Inoltre bisogna ricordare che non tutte le tabelle sono identiche per la misurazione dell’AV, possono cambiare contrasto, luminosità, riflessione, affollamento, caratteri per riga ecc… quindi non preoccupatevi se alcune volte vi trovano un AV diversa tra due tabelle diverse.
Quindi il riferimento 10/10 6/10 è relativo ad un’abilità del sistema visivo, quelle discriminativa, che è indipendente o comunque ha una minima relazione con le altre abilità o caratteristiche come gli occhiali che una persona porta ecc…
I gradi sono un’unità di misura della temperatura (gradi celsius), è solo un errore di uso comune usarli nel campo dell’ottica.
Adesso ci addentriamo nel campo delle ametropie, delle condizioni rifrattive, dei difetti della vista, chiamateli come volete, trattiamo ora miopia ecc….
Questi termini non sono proprio uguali, alcuni sono migliori, per una definizione generale e universalmente comprensibile è meglio usare ametropie, semplice e chiaro.
Le ametropie si dividono principalmente in: miopia, ipermetropia, astigmatismo, alle quali se ne possono aggiungere altre come la presbiopia, ma questa è solo un plug-in, una cosa in più.
Spesso si parla dell’ottica delle ametropie, cioè dove si focalizzano i raggi se prima o dopo la retina.
In realtà le ametropie sono realmente delle anomalie ottiche del sistema visivo, ma dal punto di vista fisico.
Questo spesso genera confusione nella gente comune perché a loro non interessa se i raggi si focalizzano prima o dopo la retina o sotto i piedi, tutti vogliono sapere come vede una persona che ha una particolare ametropia e cosa può fare, come può utilizzare i propri occhi al meglio.
Il contrario dell’ametropia è l’emmetropia, cioè il caso in cui il soggetto non necessita di nessuna lente per vedere nitido, senza utilizzo della messa a fuoco (accomodazione).
Statisticamente e fisiologicamente però è normale essere leggermente ipermetropi, è un discorso però molto complesso.
Le definizioni stesse di miopia ipermetropia ecc… le lascio ad un'altra domanda, ora definiamo invece l’unità di misura delle ametropie cioè la diottria. (metri ^-1)
Quindi la diottria è l’unità di misura della propria ametropia e spesso ma non sempre corrisponde all’occhiale che si indossa. Ha un segno + oppure - (esempio –3.00). La misura non è continua ma varia in step di 0.25
Quindi è corretto dire “porto un occhiale di –3.00, ho –3.50 di miopia”
E’ sbagliato invece dire mi mancano 3 gradi.

Le lenti a contatto sono tutte uguali?
Penso che con questa domanda ci si riferisca in particolare modo alle lenti a ricambio frequente e monouso, intendendo con ricambio frequente le mensili quindicinali ecc…
No, non sono tutte uguali, ogni azienda costruisce le proprie lenti con materiali e parametri diversi e pertanto risultano differenti.
E non è detto che a tutti le diverse lenti vadano bene, anzi questo è un vantaggio!
Mi spiego meglio:
Queste lenti sono pensate per essere indossate dalla maggior parte della gente, quindi scelgono come parametri di costruzione una particolare “taglia”, come se fosse una maglia, ad esempio taglia 48.
Alcune aziende usano un tessuto che si stringe di più, altre di meno, alcune le fanno in 46 e allora vanno meglio alle donne, altre in 50 e vanno meglio ad altre persone.
Questo è un vantaggio poiché se si incontrano problemi in fase di applicazione delle lenti, si può trovare la lente più idonea cambiando tipo di lente e casa costruttrice.
Nelle lenti standard ci sono tutti i parametri che si possono scegliere, in quelle disposable, si sceglierà tra un modello ed un altro.
Quindi se il vostro ottico/contattologo vi ha consigliato un particolare tipo di lente non è detto che ne vada bene un'altra. Magari si, ma magari no.

Meglio lenti a contatto o occhiali?
In generale è sempre meglio le lenti a contatto, bisogna valutare caso per caso.
Indicativamente sono meglio gli occhiali nelle miopie leggere, poiché per i lavori da vicino è possibile togliere la correzione e creare un equilibrio visivo migliore.
E’ impossibile generalizzare in questi casi però.
I vantaggi della lenta a contatto rispetto all’occhiale sono principalmente la mancanza di limiti del campo visivo, l’ingrandimento che avviene minimamente con le LaC rispetto agli occhiali e una maggiore presenza dela campo visivo periferico.

Per la miopia si considera "migliore" utilizzare lenti a contatto o occhiali?
Sicuramente lenti a contatto al 100%.
Oltre alle considerazioni esposte sopra, c’è da sottolineare che le lac, anche se morbide, rallentano la progressione della miopia, il continuo peggioramento. E’ stato provato scientificamente con studi longitudinali supportati da valutazioni neuro endocrino fisiologiche.
La spiegazione sarebbe molto complessa, tra fattori ereditari e ambientali, ma per ora è sufficiente così.

Controindicazioni/Peggioramenti con l'uno o l'altro sistema correttivo?
Le cose ovvie sono che gli occhiali sono controindicati nello sport e le lac negli ambienti secchi o polverosi.
Per il resto valgono le considerazioni sopra esposte.

Quanto posso portare al max le lenti in una giornata??
Ci sono diversi parametri da tenere in considerazione: lacrimazione, tipo di lente ecc… il proprio contattologo, analizzando tutti parametri saprà indicare al meglio le ore indicate di porto giornaliero.
Generalmente comunque è bene lasciare l’occhio “respirare” qualche ora senza lenti.

Quante soluzioni devo usare?
Fare un discorso generico è difficile, una cosa che mi viene in mente e che NON va fatta è usare con le lenti a ricambio frequente la sola soluzione salina. Non ha nessun potere detergente e disinfettante e per questo è controindicata. E’ un po’ come lavarsi solo con l’acqua senza il sapone.
Bisogna invece usare usa soluzione all-in-one che disinfetta deterge e pulisce.

Che differenza c'è tra salina e conservante?? Quale devo usare?? Si possono preparare in casa??
Con le lenti a contatto NON si deve usare l'acqua comune per due principi fondamentali:
-Non è sterilizzata (e non è poco)
-Non è isotonica e può causare variazioni dei parametri fisici della lente, non sempre reversibili.
Quindi vengono in nostro soccorso diversi tipi di liquidi per la manutenzione delle lenti a contatto: principalmente e per ora ci occuperemo di due di questi:
- Soluzione Salina
- Soluzione conservante.
La salina è una soluzione fisiologica per l'occhio, isotonica e sterile.
La soluzione conservante invece è molto di più, oltre a conservare idrata, e nelle soluzioni moderne, deterge e in alcuni casi rimuove anche le proteine. La differenza è quindi anche sostanziale (anche nel prezzo)
La salina è acqua per le lenti, serve per sciacquarle e BASTA!!!
La soluzione conservante invece serve, come dice il nome per conservarle e pulirle nel contenitore quando non si usano, tipo la notte ecc...
Chi usa la salina per conservare e pulire le lenti è come se si lavasse solo con l'acqua SENZA SAPONE.
Quindi anche per le lenti a ricambio frequente cioè mensili e quindicinale è indicata la soluzione CONSERVANTE e non la salina.
Il discorso di farsi le soluzioni in casa è meglio lasciarlo perdere....

Posso dormire con le lenti?
Esistono dei tipi di lenti idonee per un porto continuato anche notturno,quindi anche per dormire. In linea generale con le lenti monouso o a ricambio frequente è meglio non farlo, ma se succede una volta non ci dovrebbero essere problemi. (ci sono altri fattori in gioco)

Esistono lenti a contatto per miopia/astigmatismo/ipermetropia??
Certo esistono lenti a contatto sia morbide che rigide per la compensazione di tutte le ametropie

Che differenza c'è tra lenti a contatto morbide e rigide?
Le differenze tra lac morbide e rigide sono molte. Le lenti morbide, sono composte per una certa percentuale (38%; 55%; 78%) da acqua, è questa parte di acqua e l’elasticità del materiale che le rende morbide. Al contrario il materiale per lenti rigide non contiene o assorbe acqua e per questo le lenti risultano rigide. Cambia anche la modalità con cui si inseriscono e tolgono dall’occhio, viste le loro differenti caratteristiche fisiche.
Diverso è anche il sistema con cui vengono applicate, infatti hanno diametri sostanzialmente differenti (es. 9.00mm per le rigide e 14 per le morbide). Ultimo fattore da considerare è la facilità con cui possono essere veicolo di infezioni: è stato stimato 1 a 10 il numero di complicanze dovuto all’uso delle rigide rispetto alle morbide. Un fattore da non sottovalutare è la permeabilità all’ossigeno, se non consideriamo i nuovi materiali, è sempre molto maggiore per le rigide rispetto alle morbide, tutta salute per la cornea. Ah, la durata… sicuramente maggiore per le rigide.

A che età è possibile indossare le lenti a contatto?
In teoria non ci sono problemi di età, poiché esistono anche lenti per bambini molto piccoli che hanno particolari problemi non risolvibili con occhiali.

Come devono essere vendute o NON vendute
Le lenti, e qui ci riferiamo in particolar modo a quelle a ricambio frequente cioè mensili e quindicinali e anche quelle monouso devono essere vendute in un pacchetto che ne contiene due – tre – sei.
In ogni caso in una scatola e non in un blister sfuso, vendere lenti singole in blister è illegale.
Recentemente alcuni produttori hanno immesso sul mercato scatole che contengono una singola lente, che comunque è inscatolata.
Diffidate quindi da chi vi vende solo il blister senza scatola.

Sono commestibili
sinceramente non mi è mai capitato di avere una fame da lenti a contatto. Comunque NO

Esistono gli occhiali da sole graduati? Quanto costano?
Certamente, si utilizzano le lenti oftalmiche più idonee all’ametropia del soggetto e si colorano nella colorazione preferita. Pertanto possono essere in vetro, infrangibili, materiali più sottili, antiriflesso, multifocali, progressive ecc…
Sono lenti da vista colorate. La colorazione deve rispettare certi parametri di colore e trasmissibilità pertanto deve essere fatta da centri specializzati (laboratori) o direttamente dal produttore.
Non vi sono limiti nella scelta della montatura, anche se spesso si sceglie appunto una montatura già dedicata al sole, si tolgono i filtri da sole neutri e si montano le lenti da vista.
Costo? Il costo della montatura + le lenti oftalmiche (quindi come una normale montatura da vista) + la colorazione. (di solito, visto l’uso relativamente minore si montano lenti più economiche o meno performanti di quelle dell’occhiale da vista)

Esistono le lenti a contatto da sole?
Si esistono, ma sono indicate solo per casi particolari cioè albinismo e particolari usi in cui vi sia una elevatissima luminosità. Meglio mettere le lenti tradizionali e un paio di occhiali da sole.

Si possono usare facendo sport?
Certo le lenti morbide sono indicate appunto per lo sport, un eventuale piccolo trauma, generalmente non causa il minimo problema.

Giocando a calcio ad esempio, può essere pericoloso per l'occhio se ricevi una pallonata in faccia e hai le lenti a contatto?
Se porti lac morbide assolutamente NO, è quasi come non averle. Se si hanno lenti rigide potrebbero invece esserci problemi.

Si possono usare in piscina?
Il discorso è più complesso. Ovviamente ci si riferisce sempre alle lenti a contatto morbide.
La lente assorbe acqua, in questo caso oltre alle lacrime, l’acqua della piscina, che contiene cloro. Questa acqua assorbita dalla lente può irritare maggiormente l’occhio perché rimane nella lente. Lo stesso cloro può modificare i parametri fisici della lente a contatto irrimediabilmente. Inoltre le lenti in acqua si possono perdere. Il problema principale consiste comunque nella non sterilità dell’acqua della piscina, che viene assorbita dalla lente che fa un effetto spugna, facilitando un eventuale infezione oculare.
A chi porta di solito le lenti tradizionali o a ricambio frequente consiglio pertanto per la piscina di affidarsi a lenti monouso.

A me le lenti non danno fastidio, posso portarle anche tutto il giorno ininterrottamente e anche di notte….
E’ sempre meglio non abusarne. E’ buona norma lasciare sempre in un giorno un piccolo periodo senza lenti.
I pericoli non sono a breve termine. Continua così per circa 7-8 anni e poi ne riparliamo...

Cosa è la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia, come si possono presentare
Difficile da spiegare in due parole… tenterò
Sono considerati dei problemi ottico rifrattivi dell’occhio. Non tutti questi problemi però sono assoluti, vale a dire che se sei XXX hai per forza un problema nel vedere. Alcune condizioni sono legate a come si usano gli occhi e alle proprie esigenze. Anzi alcune condizioni sono considerate “fisiologiche”
Andiamo però piano piano.

miopia
Difetto ottico per cui i raggi provenienti dall’infinito non si focalizzano sulla retina, ma davanti.
Questa è la definizione classica di miopia, a cui la gente comune dice “mbè”!!! Chi se frega dove si focalizzano i raggi di luce, è meglio una definizione più funzionale che mi faccia capire come funziona e quali sono i sintomi e le problematiche inerenti la miopia.
Un soggetto miope (e questo varia a seconda del grado di miopia) vede male da lontano, ma sufficientemente bene da vicino. Il termine sufficiente è necessario poiché un miope leggero (es. una diottria) vedrà benissimo da vicino, da un metro fino a pochi cm. Avrà bisogno degli occhiali solo per vedere molto da lontano tipo la televisione o x guidare.
Differente è invece il miope di 10 diottrie e oltre, che non vedrà mai bene poiché il suo punto più lontano di visione nitida è a circa 10cm!!! E quindi nello spazio di prensione avrà sempre problemi di acutezza visiva.
Questi sono un po’ due estremi, e vi si possono incasellare tutte le condizioni intermedie.
Ovviamente si parla di soggetti miopi non corretti o non corretti totalmente, se portano gli occhiali giusti non devono essere considerati funzionalmente miopi.
La miopia può essere associata a astigmatismo o presbiopia per le persone più anziane.

ipermetropia
E’ un po’ più difficile da comprendere perché vi sono dei meccanismi di compensazione fisiologici che la mascherano.
Se non vi fosse le messa a fuoco, un soggetto ipermetrope vedrebbe male sia da lontano che da vicino, ma la normale accomodazione cioè la messa a fuoco permette di compensare questa ipermetropia.
Ovviamente la compensazione dipende dal grado di ipermetropia e dalle capacità di messa a fuoco.
Il soggetto ipermetrope a livello ottico ha un problema che possiamo definire come contrario alla miopia, che però può compensare, ma dipende dal grado di ipermetropia e dalle capacità di messa a fuoco. Vi è uno sforzo di messa a fuoco maggiore del normale.
I sintomi maggiori in questo caso non saranno però di visione sfuocata ma disturbi legati alla messa a fuoco eccessiva che utilizza. Se un soggetto normale usa per la visione da vicino 2.5 di messa a fuoco, un ipermetrope a seconda del grado ne userà 3.5, 4, 5 ecc… e questo causerà tipicamente problemi come bruciore, lacrimazione stanchezza eccessiva soprattutto nella visione da vicino ma anche in quella da lontano.
Un occhiale adatto può risolvere tipicamente il problema senza troppa difficoltà.

astigmatismo
Può Presentarsi singolarmente oppure in aggiunta a miopia e ipermetropia e consiste in una deformazione dell’immagine che può essere corretta solo con lenti astigmatiche.
Questa deformazione essendo causata principalmente dalla cornea si presenta sia per la visione da lontano che per quella da vicino.
I sintomi maggiori possono essere astenopici nel caso di lievi astigmatismi, poiché essendo l’immagine sfuocata la messa a fuoco cercherà di trovare un punto migliore senza risultati.
Nei casi di astigmatismi più elevati il problema principale è l'acutezza visiva sia per lontano che per vicino.
Per i più tecnici l'astigmatismo consiste in una deformazione principalmente data dalla cornea che non è più assosimmetrica, cioè uguale in tutti i meridiani, ma presenta dei poteri diversi in assi differenti. Invece di essere sferica la cornea assume una conformazione torica.

Sono leggermente miope, mezzo grado, devo portare gli occhiali mentre studio/lavoro al PC?
La prescrizione di lenti da portare per attività prossimali nei soggetti non presbiti (giovani) è molto complessa. Una generalizzazione è difficile, ma per prove ed errori un soggetto può provare a vedere se ci sono cambiamenti nel confort dato dall’uso o meno di occhiali.
Se la miopia è minore di una diottria in generale è sconsigliato portare gli occhiali. Questo secondo una teoria adattiva della miopia: la miopia è vista come adattamento del sistema visivo al lavoro prossimale e alla eccessiva messa a fuoco, la miopia è un adattamento per risolvere questo squilibrio (teoricamente molto più complesso) e “sforzarsi” di meno.
Se si indossa l’occhiale la condizione miopica è annullata e l’adattamento deve avvenire da capo con conseguente peggioramento della miopia.
Quindi un consiglio generale è quello di non portare gli occhiali per lavorare da vicino (PC) oppure se si è miopi >1.00D usare gli occhiali vecchi.
Ricordatevi comunque che è un discorso generale e solo un esame approfondita può darvi informazioni più precise.

vorrei sapere se esistono delle buone ed affidabili lenti a contatto per chi soffre dei problemi elencati ovvero: ipermetropia, astigmatismo
Si certo si possono risolvere tutti i problemi visivi con le lenti a contatto.
Una grossa distinzione va fatta però a seconda del grado di astigmatismo poiché complica di molto la scelta della lente idonea (compito del contattologo).
Si possono utilizzare sia lenti morbide sia lenti rigide. Per astigmatismi di grado lieve e medio sono disponibili anche le lenti a ricambio frequente mensili. Solo per alcuni astigmatismi lievi è disponibile per ora una unica lente monouso. In tutti gli altri casi l’astigmatismo lo si risolve bene con lenti tradizionali morbide o rigide. Nel caso di astigmatismo la determinazione dei parametri su misura è molto importante per la riuscita delle lenti a contatto.
La differenza tra lenti morbide e rigide è fondamentale e tale differenza è già stata discussa.
Per quanto riguarda l’astigmatismo medio ed elevato (maggiore di 2.00D) di solito i risultati migliori si ottengono con lenti rigide per questioni puramente applicative: le lenti a contatto morbide devono rimanere perfettamente in asse cioè “dritte” altrimenti una piccola rotazione potrebbe causare una visione non nitida. Basta provare a ruotare gli occhiali (ovvio solo per gli astigmatici elevati).
Le lenti rigide basandosi su principi totalmente diversi risente meno del fattore rotazionale, ma in casi particolari (e ultimamente lo sono sempre più soggetti) è necessario ricorrere a lenti morbide, come negli sportivi.
Pertanto un consiglio generale non è possibile darlo, vista la alta variabilità individuale e le tante variabili in gioco.
Un esame accurato ed una valutazione di tutti i parametri sono fatti normalmente da un buon professionista (optometrista)

Mi capita di vedere un pochino male da lontano, specilmente la sera dopo il lavoro (PC) oppure dopo aver studiato
Questo è il classico sintomo per cui un soggetto miope va a fare un esame di controllo.
Il problema in questo caso potrebbe essere duplice:
1 Il soggetto ha effettivamente peggiorato la propria condizione miopica per cui l'occhiale non è adeguato e quindi risulta sottocorretto, ciò causa la visione sfuocata.
2 Il soggetto ha un problema accomodativo (moolto frequente) per cui dopo una lunga e stressante (incide anche questo) attività prossimale, non riesce a rilasciare completamente e rapidamente la messa a fuoco.
Questo fenomeno si nota molto di più se l'occhiale in uso è "giusto" o tendenzialmente scarso. Molto spesso si prescrive anche secondo questa seconda modalità poichè in alcune persone la compensazione totale crea problemi. Ritornando al problema di messa a fuoco, perchè viene notato maggiormante se si è corretti perfettamente oppure al limite? Semplicemente perchè essendo perfettamente a zero (o meno) ogni minima variazione di messa a fuoco viene notata immediatamente perchè non esiste un cuscinetto che assorba questa variazione.
La determinazione di questa tipologia di problemi richiede un esame completo, specialmente da vicino poichè anche se la sintomatologia è presente nella visione da lontano, la causa è da vicino e l'esame deve essere approfondito appunto in quest'area.
La soluzione è semplice: per il caso 1 aggiornare l'occhiale poichè è un problema strutturale.
Per il caso 2 (problema funionale) molto spesso è sufficiente una serie di piccoli esercizi da svolgere dopo una lunga attività visiva da vicino. Ad esempio basta alternare la lettura di una piccola tabella di lettere da vicino e da lontano, questo esercizio scioglie la messa a fuoco e molto spesso è efficace per risolvere questo problema.
Se i problemi sono più complessi è indicato un programma completo di esercizi costruito individualmente.

Davanti al monitor è meglio usare gli occhiali o le lenti a contatto
A parità di condizioni (cioè che siano praticamente equivalenti come potere) è sicuramente meglio usare gli occhiali.
Quando leggiamo, osserviamo un monitor, guardiamo un film (giochiamo a doom3!) il numero degli ammiccamenti, cioè il chiudere e aprire rapidamente glli occhi, diminuisce drasticamente.
Siccome il ricambio lacrimale è alla base dell'idratazione e del corretto movimento e posizionamento della lente a contatto, la diminuzione degli ammiccamenti influisce sul ricambio lacrimale.Quindi il comfort delle lenti a contatto risulta minore, sia x lenti morbide che rigide, ma in particolar modo x quelle morbide.

A cosa serve il trattamento antiriflesso sulle lenti oftalmiche
E' un trattamento composto da molti strati che può essere effettuato su tutte (o quasi) le lenti da occhiali. Serve a ridurre i riflessi che contraddistinguono ogni lente. In linea generale è indicato se si guida di notte o si guarda la TV al buio o si usa il PC, è indicato sempre perchè rende la lente più trasparente. Ne esistono di diversi tipi, i più moderni, quelli multistrato riducono moltissimo i riflessi, lasciando un leggero residuo verdino. In numeri i riflessi passano da circa un 8% senza trattamento a mano dell' 1% con il trattamento.
E' indicato sempre. Unici difetti la trasparenza di una lente antiriflesso molto sporca rispetto ad una normale. In altre parole se una lente antiflesso è molto sporca è peggio di una normale. Basta una normale puilizia con gli appositi panni in microfibra e non ci sono problemi. I panni in microfibra per la pulizia sono ESSENZIALI!!!, visto che assorbono lo sporco senza graffiare.
Le lenti infrangibili hanno bisogno per essere resistenti, un trattamento combinato antiriflesso antigraffio con vari passaggi al plasma per dare una maggiore aderenza, per questo i trattamenti AR su lenti plastiche costano di più e su quelle in vetro di meno.
Più una lente è fatta con un materiale per renderla sottile, più avrà rilflessi e pertanto è sempre consigliato il trattamento. Anzi su quelle in tiitanio lantanio, il trattamento è di solito di serie, visto l'alto grado si riflessi che presenta il materiale.
Le differenze tra un trattamento ed un altro si notano spesso nell'ultimo strato per rendere facile la puilizia (Clean Coat), spesso lenti di marca permettono una pulizia più facile.

Come leggere una ricetta di prescrizione lenti
Utile per capire quale è la propria condizione refrattiva (difetto, ametropia ecc…), in pratica le lenti che necessitano per vedere bene.
In una ricetta di prescrizione di lenti si trova generalmente una tabella a 6 colonne e a più righe.
Vediamo prima di differenziare le righe e il loro significato.
Solitamente nelle diverse righe è indicata la destinazione d’uso delle lenti quindi si troveranno le seguenti diciture: “Lontano” per un occhiale destinato alla visione a distanza, “Permanenza per un occhiale da portare sempre” e vicino per un occhiale da vicino per lettura lavoro ecc…
In generale queste diciture possono essere riassunte nelle due macro categorie lontano e vicino, visto che gli occhiali per lontano si portano permanentemente.
Le colonne sono divise in 6: tre per l’occhio destro e tre per il sinistro. Assolutamente da non confondere l’occhio destro con il sinistro: la ricetta, come l’esame e gli occhiali, vengono sempre considerati con il soggetto di fronte e quindi la posizione dei due occhi è invertita rispetto alle proprie coordinate egocentriche. L’occhio destro sarà nella parte sinistra della ricetta e il sinistro nella parte destra.
Le tre colonne, identiche sia per l’occhio destro che per il sinistro sono: sf (sfero), Cyl (cilindro), Ax (asse).
La prima casella (sf) indica il tipo e la gradazione della lente per compensare il difetto. In caso di valori negativi (-1.00; -3.75) si tratterà di miopia, in caso di valori positivi (+1.00; +4.25) di ipermetropia o presbiopia a seconda se l’occhiale è stato prescritto per lontano o vicino.
Può anche non esserci nessun valore (0.00) se per quell’occhio non è necessaria nessuna lente o vi è un astigmatismo puro (vedi oltre). Se si ha miopia o ipermetropia semplice, non associata ad astigmatismo, sulla ricetta appariranno scritte solo la prima casella per ogni occhio (sf).
Nel caso di astigmatismo saranno scritte sempre tutte e tre le caselle (sf, cyl e ax). La prima casella indica la componente di miopia o ipermetropia, la seconda indica il tipo e il grado dell’astigmatismo e la terza l’orientamento dell’astigmatismo (in gradi 0-180).
Una ricetta astigmatica si può scrivere in 4 modi diversi pertanto non preoccupatevi se tra una prescrizione di lenti ed un'altra successiva dello stesso occhiale vi sono dei valori molto diversi, è facile che si stiano utilizzando dei metodi diversi.

Di che materiale sono costruite le lenti infrangibili per occhiali di uso comune?
Le lenti infrngibili per uso oftalmico (occhiali) possono essere di diverso materiale, quello più comune e diffuso si chiama CR 39.
E' il 39 prodotto di ricerca di una lunga serie di polimeri della Columbia Research e consta di un polimero appartenente alla classe dei poliesteri che garantisce proprietà vantaggiose rispetto al vetro, con lo stesso indice di refrazione (circa 1.5) e bassa dispersione cromatica (n. di abbe 58) ma peso specifico 1.3, circa la metà del vetro con resistenza all'impatto 4 volte superiore al vetro.
Importante è il confronto con altri materiali ottici quali il metacrilato con cui sono costruiti alcuni accessori ottici di qualità medio-bassa quali gli occhiali premontati.
Questo materiale pur avendo caratteristiche ottiche molto simili al CR39, ha invece caratteristiche fisico-meccaniche molto inferiori quali la resistenza all'impatto, la durezza superficiale (graffi), alta termolabilità (si altera se esposto al sole) e un basso numero di abbe con la conseguenza di un alta aberrazione cromatica (disperde la luce come l'arcobaleno) che ne pregiudica la qualità ottica rispetto al CR 39.
Il CR39, nelle leggere varianti prodotte da ogni azienda, risulta essere il materiale di base per le lenti oftalmiche di medio basso potere. La resistenza chimica del CR 39 è ottima, la superficie non viene intaccata da diversi solventi: acqua, alcool etilico, trielina, acetone e diluente nitro (non verificato sperimentalmente da me). La resistenza alle abrasioni è media, per migliorarla si può effettuare un trattamento antigraffio sulle superifici in modo da aumentarne la resistenza alle abrasioni.
Un ulteriore trattamento disponibile e consigliato è l'antiriflesso, oggi oramai sempre combinato ad un trattamento indurente di supericie apposito e a un trattamento per rendere la superficie esterna più resitente, meno sensibile allo sporco e all'appannamento.
L'unico difetto di questo materiale è la ridotta elasticità, tale per cui il CR39 non risulta essere il materiale migliore per occhiali cosidetti "a giorno", comunemente soprannominati "senza montatura".
In questi occhiali le lenti sono agganciate alla montatura con delle viti o supporti simili. Anche se il montaggio è possibile, si rischia, quando lo spessore è meno di 4-5 mm, un eccessiva fragilità delle lenti e il rischio di rottura diviene molto elevato.
Anche per montature in cui la lente è tenuta con un filo di nylon il problema è più o meno lo stesso, si rischia sempre una rottura o scheggiatura della lente data da pressioni eccessive o schiacciamenti.
In questi casi è consigliato l'uso di lenti, sempre infrangibili, ma di materiale idoneo a questo tipo di montature, cioè policarbonato o altri materiali organici ad alto indice.

Quanto tempo devo stare senza lenti per fare una visita il cui risultato sia corretto?
Per ottenere un risultato il più possibile veritiero è meglio stare una settimana senza lenti per lac morbide e 15 gg per rigide o RGP. Bisogna però differenziare in base all'esigenza. Se serve un occhiale solo per quando non si indossano le lac, allora vanno bene anche poche ore, se serve un occhiale per sempre, per abbandonare le lac allora è meglio più tempo.
Questo in via teorica, poi in pratica capita gente che ha solo le lenti a contatto, ed arriva solo con quelle.... si avvisa che la prescrizione non sarà precisa perchè hanno appena tolto le lenti.
Le lenti alterano la conformazione della cornea in maniera transitoria, se serve un occchiale in sostituzione delle lenti, allora è sufficiente togliere le lenti e fare l'esame, poichè è in quella condizione che l'occhiale deve essere corretto.
Se invece serve un occhiale per un uso più continuativo è giusto lasciare un lasso di tempo maggiore. Se non è possibile (ho solo le lenti) l'occhiale che si prescriverà non sarà quello definitivo, ma dovrà essere controllato almeno dopo un mese.

Potere delle lenti a contatto e degli occhiali, uguale o diverso?
Premesso che le lenti o gli occhiali se prescritti correttamente devono dare gli stessi risultati in termini di visione (acutezza visiva), salvo particolari condizioni.
Questo deve avenire sia per lontano che per vicino.
Una ovvia prescrizione degli occhiali più vecchia (di solito minore) di quella delle lenti a contatto (x miopia), darà una visione sfuocata per lontano e potrebbe dare dei vantaggi in termini di confort per vicino.
Per un principio prettamente ottico, essendo la lente a contatto più vicina all'occhio della lente oftalmica, dovrà avere un potere diverso. Questa differenza però è relativa e dipende dal potere delle lenti.
Nel caso di miopia le lenti a contatto dovranno avere un potere minore
Nel caso di ipermetropia le lenti a contatto dovranno essere di potere maggiore.
Questo fenomeno però diviene significativo solo oltre le 3 diottrie ed è proporzionale rispetto al potere.
Quindi ad esempio:
Occhiali --> LaC
-0.50 -0.50
-3.50 -3.25
-7.00 -6.50
+0.75 +0.75
+3.25 +3.50
In ogni caso un abile contattologo controlla sempre il potere poichè esistono sempre delle lievi variazioni fisiologiche e quindi il potere potrebbe essere leggermente diverso (al massimo 0.25)
Riporto la formula ottica per la precisione:



Occhio al segno: per le lenti per miopia negativo.

come si chiamano quelle lenti a contatto che se le indossi la notte il giorno dopo ci vedi bene senza l'aiuto di occhiali o lenti?
Sono le lenti per ortocheratologia, in particolar modo quella notturna: si indossano di notte e si tolgono al mattino. In pratica al contrario delle normali lenti RGP. Funzionano con un principio molto semplice: causano un appiattimento graduale e progressivo della superficie corneale per compensare lievi e moderate miopie. E' un processo assolutamente reversibile (al contrario di altre tecniche) e
funziona benissimo. Difetti: alto costo dato dall'alto numero di lenti necessarie fino a raggiungere la lente di stabilizzazione e dalle particolari geometrie e materiali impiegati (ad altissima permeabilità all'ossigeno). Non tutti gli applicatori utilizzano questa tecnica, è molto complessa

fino a che grado di correzione si possono avere delle lenti curve per occhiali avvolgenti
Vi sono due principi opposti che influenzano il risultato:
1) teoria: le lenti sono costruita a menisco per rispettare il diagramma di tscherining ed eliminare l'aberrazione del primo ordine astigmatismo dei fasci obliqui. Quindi ogni lente deve avere una certa curvatura che dipende dall'indice di refrazione e dal tipo di costruzione (sferica/asferica in generale).
Se vuoi fare un occhiale curvo devi andare contro questo principio e avere un certo grado di aberrazioni (1). Oltretutto con le tue diottrie non puoi utilizzare una materiale ad n<1.6 quindi il fenomeno è > (2).
Le lenti devono essere centrate cioè asse ottico che coincide con l'asse visivo. Su montature avvolgenti sono richieste lenti di grande diametro (da 75 in su) mentre per gli occhiali da vista che hai sfido se superi i 65. Lente più grande=spessori più grandi in periferia e necessità (e non estetica) di ricorrere a materiali con n più alto. Ma fin quì ricadiamo ancora in quanto detto precedentemente.
Fattore molto importante, e che secondo me è quello che inficia l'adattamento a questo tipo di lenti è il posizionamento di queste lenti. Le normali lenti oftalmiche sono bene o male posizionate ortogonalmente rispetto all'asse visivo, per cui asse visivo e asse ottico della lente coincidono, sia come posizione che come direzione. Nelle lenti avvolgenti invece l'asse ottico non coincide come direzione rispetto all'asse visivo. Per questo motivo il potere delle lenti cambia. Le diverse aziende ricalcolano il potere delle lenti in base all'inclinazione delle lenti. In questo modo il potere risulta corretto. MA
2) Fisiologicamente i due occhi si muovono dietro alla lenti (questo viene poco tenuto in considerazione dai costruttori di lenti) e soprattutto i due occhi si devono muovere della stessa quantità. Ciò avviene dietro alle normali lenti oftalmiche. Nelle lenti avvolgenti (che hanno gli assi ottici divergenti) ciò non avviene perchè ovviamente la lente non è simmetrica sul piano orizzontale. Quindi se si guarda diritti ok il potere delle lenti è coretto, ma appenasi spostano gli occhi, viene a manifestarsi un potere diverso, fino a raggiungere, quando l'asse visivo è parallelo all'asse ottico il potere nominale della lente. Questo con un occhio, l'altro invece acutizza ancora di più l'inclinazione dell'asse ottico rispetto all'asse visivo e quindi la visione binoculare ne risente.
Ma se non si spostano gli occhi? Fisiologicamente è impossibile e comunque il fenomeno appena descritto avviene comunque in periferia visiva che è fondamentale per la percezione spaziale, l'equilibrio e l'orientamento.
In pratica per poteri bassi le lenti avvolgenti funzionano, ma se si superano le 2-3 diottrie circa è difficile ottenere ottimi risultati.
Il discorso è comunque molto complesso


Potere delle lenti a contatto
Come accennato precedentemente la ricetta per delle lenti correttive, siano esse oftalmiche o a contatto è composta da tre parametri: sfero, cilindro e asse.
La prescrizione di riferimento è quella oftalmica, cioè per degli occhiali.
Se deve essere adattata a delle lenti a contatto può essere stravolta totalmente. Ovviamente non deve essere modificata dal cliente / paziente stesso ma lo deve fare il professionista che prescrive le lenti a contatto stesse.
Perchè ogni parametro può e deve essere modificato in certi casi.
La componente sferica perchè come già accennato, cambiando la distanza apice corneale lente, cambia il potere frontale posteriore (infatti è indicato come F'v) e quindi tra lente a contatto e occhiale ci può essere differenza.
La componente astigmatica segue un ragionamento prescrittivo diverso. Spesso non è prescritta mai al 100% neanche per gli occhiali e si arrotonda di solito per difetto e in caso di lenti a ricambio frequente dove si hanno ad esempio solo i poteri -0.75 -1.25 -2.00 ecc...
Terzo l'asse. Come molti di voi avranno notato la lente ruota nell'occhio. Perchè? Taglio palpebrale, tensione palpebrale, curvatura corneale, appoggio della lente stessa. Se la lente ruota però l'asse prescritto non sarà più quello effettivo e per questo andrà adattato. Ovviamente su astigmatismi piccoli il problema è minimo ma è importantissimo per astigmatismi elevati.
Ultimo fattore è la tolleranza e lo scarto. Se un occhiale è -7.00 facilmente la lente a contatto sarà di -6.50, ma magari da un controllo più approfondito risulterà migliore un potere leggermente diverso (1000 cause possibili)
Quindi se ad esempio ho una prescrizione di:
-7.00 -1.00 180
Non mi devo preoccupare se avrò delle lenti di
-6.25 -0.75 160
Ripeto a patto che siano prescritte da un contattologo serio (e assolutamente non dal paziente stesso). Una cosa è acquistare una scatola di lenti e un altra sapere quali sono quelle giuste. Se vado in un negozio di informatica chiedo dei pezzi, il venditore non mi chiede se vanno bene per me, è implicito che se chiedo un certo prodotto, esso mi vada bene.


Link Utili:

CooperVision (lenti a contatto) pagina informativa

http://www.ortocheratologia.it

http://www.ortho-k.it/

Wikipedia (voci spesso create o editate da me):

Acutezza visiva
Ametropia


to be continued

Revision 1.10


Ultima modifica di frankie : 06-01-2010 alle 21:35. Motivo: aggiornamento
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Old 12-12-2004, 09:56   #2
Irenina
 
Messaggi: n/a
Amore ma che threaddone ...
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Old 12-12-2004, 10:41   #3
Lor3nzo76
Member
 
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Iscritto dal: Feb 2004
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Messaggi: 106
Sono commosso, finalmente noi cecati abbiamo un thread ufficiale...
Ottimo lavoro comunque, complimenti.

Ciao
Lore
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Assioma di Cole La somma dell'intelligenza sulla Terra e' costante; la popolazione e' in aumento.
Filosofia di Steele Ognuno deve credere in qualcosa: io credo che mi berro' un altro bicchierino.
Legge di Jenkinson Non funzionera'.

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Old 12-12-2004, 12:12   #4
voodoo child
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Messaggi: 403
A me le lenti non danno fastidio, posso portarle anche tutto il giorno ininterrottamente e anche di notte….
E’ sempre meglio non abusarne. E’ buona norma lasciare sempre in un giorno un piccolo periodo senza lenti.
I pericoli non sono a breve termine. Continua così per circa 7-8 anni e poi ne riparliamo...

Mi approfondisci questo?
Io spesso faccio proprio così, a cosa vado incontro?
Lo so che non si dovrebbe fare, però è tanto comodo... cercherò di cambiare abitudini
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Old 12-12-2004, 13:29   #5
Sgurbat
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ciao Frankie ottimo 3D, se ti ricordi sono quello che ti ha fatto una testa così per le lenti a contatto

Sono stato dall'ottico per vedere di fare le lenti a contatto e a rilevato una scarsa lacrimazione, per il resto tutto a posto sul poterle indossare, quindi mi ha detto (per ora) che non potrei portare le lenti per più di 4 o 5 ore (ma che la cosa è soggettiva e la valuteremo quando gli arriveranno quelle adatte a me).

Posto questo fatto della scarsa lacrimazione esistono delle lenti che vengono un pò in contro a questo problema oppure niente?

Non ho interesse e necessità a portare tutto il giorno ma solo il venerdì e sabato sera quando esco con gli amici (quindi per meri motivi estetici), ma non vorrei avere indosso poi delle "bombe ad orologeria" che dopo 3/4 ore mi danno fastidio rendendole praticamente mai utilizzabili

Che mi sai dire in merito?

Bye
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Old 12-12-2004, 13:31   #6
frankie
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I meccanismi precisi che sottostanno all'ipossia corneale e all'umento della sensibilità corneale non li so.

Si è notato comunque che con il tempo succede questo, i fattori implicati sono comunquel'ipossia corneale data dalla presenza continua della lente e dalla mancanza del contatto diretto con l'aria.
Il fenomeno successivo è l'intolleranza generica alle lenti.
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Old 12-12-2004, 13:56   #7
Qnick
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Ottimo thread, ora me lo leggo con calma...
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Old 12-12-2004, 16:16   #8
ChristinaAemiliana
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Anche io me lo leggo con calma...

Che bello, abbiamo anche noi i thread ufficiali come nelle sezioni serie...( )

Posso fare un thread ufficiale di fisica, o qualcosa del genere?
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Old 12-12-2004, 18:29   #9
Marinelli
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Complimenti, non l'ho letto nella sua interezza però mi sembra veramente ben scritto ed esaustivo.

Ciao!
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Caron, non ti crucciare: vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare.
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Old 12-12-2004, 18:30   #10
Marinelli
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Quote:
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Posso fare un thread ufficiale di fisica, o qualcosa del genere?
Fisica quale?
Hai da scrivere per tutta la vita in un thread ufficiale sulla fisica

Ciao
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Caron, non ti crucciare: vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare.
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Old 12-12-2004, 20:43   #11
ChristinaAemiliana
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Quote:
Originariamente inviato da Marinelli
Fisica quale?
Hai da scrivere per tutta la vita in un thread ufficiale sulla fisica

Ciao

Mmmhhh...magari le FAQ della fisica...niente di approfondito, pensavo a qualcosa di estremamente divulgativo...

Peccato che io non abbia nemmeno il tempo per cominciare a pensare cosa scriverci...
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Old 12-12-2004, 22:07   #12
frankie
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Messaggi: 8997
Aggiornato il primo post

Tranqui io per scrivere questo thread ho impiegato un anno almeno...
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Old 12-12-2004, 22:30   #13
gpc
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Spero di non avere bisogno di questo thread...

...anche se ho già la richiesta per una visita oculistica...
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Old 13-12-2004, 18:40   #14
Espinado
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Messaggi: 628
per un discorso di formattazione io metterei in neretto le parole tematiche di ogni risposta. (a là corriere.it)


complimentoni per il thread, è veramente completo e ottimo per il newbie, parola di cecato
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Old 13-12-2004, 19:47   #15
TXFW
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Re: Occhi, visione, lenti a contatto, Thread ufficiale e FAQ

Quote:
Originariamente inviato da frankie
Controindicazioni/Peggioramenti con l'uno o l'altro sistema correttivo?
Le cose ovvie sono che gli occhiali sono controindicati nello sport e le lac negli ambienti secchi o polverosi.
Mi permetto di aggiungere: niente LAC in ambienti in cui possano verificarsi scariche elettriche a tensione elevata. O almeno, massima attenzione nel togliere le LAC dopo una di queste scariche.
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Old 14-12-2004, 12:33   #16
frankie
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L'Avatar di frankie
 
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Messaggi: 8997
spiegati meglio, l'ho già sentita questa cosa, ma non ho trovato informazioni migliori
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Old 14-12-2004, 13:43   #17
TXFW
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Il contenuto di umidita' dell'aria in un certo volume diventa praticamente nullo e tutto cio' che e' in quel volume si "asciuga".

Credo che con le lenti attuali il problema sia limitato (non nullo).

In passato ci sono stati casi di incollamento della lente.

Non sono cose che succedono in ambienti dove usi tensione a 220V.

Il problema riguarda chi lavora in centrali, sottostazioni e simili. Non necessariamente all'Enel. Qualunque industria un po' grossa riceve e usa alta e media tensione in aree specifiche.

Non e' che ci si debba spaventare o cose simili. Basta saperlo. Se ti trovi vicino a una grossa scarica e hai le lenti, prima di toglierle non e' male andare a farti visitare da qualcuno che possa dirti che va tutto bene (maggioranza dei casi) o possa farti fare impacchi per riumidificare prima di farti male.
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Old 15-12-2004, 11:17   #18
gpc
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Old 15-12-2004, 13:41   #19
TXFW
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Ci sono le LAC per astigmatici.

Credo (spero Frankie possa confermare) abbiano un prisma inserito vicino al bordo per tenerle orientate giuste.
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Old 15-12-2004, 14:01   #20
gpc
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Mah, le lenti a contatto non credo di essere in grado di usarle... lotto contro le palpebre che si chiudono come saracinesche anche solo per darmi delle gocce, figurati ad infilarci qualcosa in mezzo...
Oggi pomeriggio faccio un salto in un paio di posti a sentire quanto vogliono per gli occhiali ( ), spero che non costino... un occhio bhuahah

Comunque, per fortuna, ho pochino... -0.75 a sinistra cilindrico e -0.25 sferico e -0.50 cilindrico a destra...

Qualcuno sa cosa vuol dire?
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