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03-01-2005, 20:54 | #121 | |
Bannato
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Terrò in debita considerazione anche la tua esperienza, e i tuoi consigli. |
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03-01-2005, 21:07 | #122 |
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per short term lettings prova con l'agenzia JOHN D. WOOD ..una delle poche che tratta queste cose...
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03-01-2005, 21:59 | #123 |
Bannato
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Telefonia, Fissa
La principale compagnia di telefonia fissa per numero di utenti è a British Telecom (informazioni al numero verde 0800.789456 o al sito www.bt.co.uk).
L’installazione di una nuova linea costa £ 99, mentre togliere quella precedentemente esistente costa £ 9,99. Chiamate locali Se si chiama un numero entro la propria area non è necessario comporre il prefisso. Il prefisso 0171 di Londra è stato recentemente sostituito con 020 7, lo 0181 con 020 8, essendo il 7 e l’8 finali del prefisso accorpati al numero telefonico. I numeri gratuiti utilizzano il prefisso 0800 (BT), 0500 (Mercury), 0321 (Vodafone). Per chiamare l’operatore il numero è 100 (155 per l’operatore internazionale). Il numero di emergenza è 999. La BT si propone sul mercato con tre fasce di costi per le telefonate urbane. Chiamate internazionali verso l’Inghilterra: se si chiama il Regno Unito dall’estero è necessario comporre il prefisso internazionale 0044 (+44 se si usa un cellulare o un pc) e di seguito il prefisso dell’area da chiamare, omettendo lo 0. Per chiamare dall’Inghilterra all’Italia il prefisso internazionale è 0039, oppure +39 se si usa un cellulare o un pc. Particolare attenzione deve essere posta al tipo di rete del numero chiamato, se mobile o fissa. Se si chiama un cellulare si deve omettere lo 0 del prefisso, mentre per i numeri di rete fissa lo 0 del prefisso si mantiene. Esempio: per chiamare da Londra il cellulare italiano 0338.1234567 si dovrà comporre 0039 338 1234567, mentre il numero di rete fissa 02.1234567 sarà raggiungibile digitando 0039 02 1234567. I costi delle chiamate internazionali sono illustrati nell’opuscolo della BT International Call Prices. (Spesso può risultare molto più conveniente tramite altre compagnie). Per avere tutte le informazioni relative alle tariffe delle varie compagnie è possibile consultare i siti www.btcellnet.co.uk, www.vodafone.co.uk, www.orange.co.uk, www.one2one.co.uk. Le cabine telefoniche Le cabine telefoniche si trovano ovunque a Londra e funzionano per lo più con tessere magnetiche. Si può scegliere tra le schede della British Telecom e quelle della Mercury, da 2, 4 e 10 sterline (almeno £ 2 per una chiamata internazionale). Si acquistano nella maggior parte dei news agents, i giornalai britannici che vendono dai panini agli articoli per la casa, e negli uffici postali. Ciononostante, ci sono alcune cabine della BT che accettano solo monete o, indifferentemente, monete e scheda. Quanto alla Mercury, ci sono delle cabine dove telefonare con carta di credito. Le tariffe ridotte sono variabili, ma in genere si applicano la sera e durante il week end. Telefonare all’estero Le chiamate internazionali sono effettuabili da tutti i telefoni pubblici, dai cellulari e, ovviamente, da tutti i telefoni di normale rete fissa domestica o aziendale. Resta sempre valida l’alternativa delle chiamate a carico del destinatario. Le tariffe variano di parecchio, per cui conviene prestare attenzione ai prezzi ed ai sistemi di chiamata. Il prefisso varia se il numero chiamato in Italia è di rete fissa o mobile. Disponendo solo di telefoni pubblici, ci si può munire di scheda magnetica, sulla quale siano almeno accreditate 2 sterline. Le chiamate a carico del destinatario prevedono che si chiami l’operatore componendo il 155 e chiedendo di fare una “collect call” verso l’Italia. L’operatore chiamerà il numero che avrete indicato e chiederà a chi avrà risposto (in inglese ovviamente) se accetta la telefonata a suo carico. Basta che quest’ultimo risponda “yes” (anche senza aver capito una parola) e il gioco è fatto. Chi non volesse parlare con un operatore inglese ha a disposizione una linea che compie lo stesso servizio ma con personale che parla italiano, che risponde al numero verde 0800 890039. I telefoni mobili italiani, purché GSM, permettono di ricevere telefonate provenienti da qualsiasi paese. Attenzione: la tratta internazionale della chiamata è sempre a carico del titolare del telefonino che si trova all’estero (il trasferimento si chiama “roaming”) e varia, molto indicativamente, da 500 a 1000 lire al minuto. Per le chiamate da effettuare si devono vedere i singoli casi. Chi ha una normale ricaricabile non è abilitato alle chiamate in uscita. Chi ha la ricaricabile con ulteriore addebito straordinario su di un proprio conto oppure ha un contratto può chiamare tranquillamente l’Italia. In questo caso il prezzo da pagare è la somma delle tariffe del gestore locale e della tratta internazionale, generalmente con un ricarico intorno al 15%. Si consiglia comunque di contattare il proprio gestore per avere tutte le informazioni del caso. Se il contratto prevede roaming turistico, si è abilitati a chiamare solo numeri inglesi o italiani. Chi è abituato all’uso di numeri memorizzati, verifichi che questi siano in formato internazionale. Il sistema più economico è quello delle schede prepagate per chiamate internazionali. Le schede hanno un prezzo che parte dalle 5 sterline e le tariffe sono bassissime, alcune compagnie arrivano fino a 2p (neanche 70 lire) al minuto per le chiamate Inghilterra-Italia. Si comprano nei molti newsagent e riportano un numero di codice che si dovrà scoprire grattando lo strato argentato che lo protegge. Non viene addebitato nulla al telefono da cui si sta chiamando; si potrà quindi utilizzare i telefoni pubblici anche senza disporre di monete. Chi utilizzasse questo sistema da un cellulare, dovrà aggiungere il costo della chiamata dal proprio telefono al numero verde. Ultima modifica di Yauchie : 03-01-2005 alle 22:03. |
03-01-2005, 22:02 | #124 |
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Comunicazioni, Internet Café
Londra è letteralmente costellata di cybercafés di ogni genere e dimensione, da cui spedire e-mail e navigare nella rete.
La maggior parte di questi locali è fornita di stampanti, scanner e microfoni, e i più importanti restano aperti fino a tarda serata, o addirittura tutta la notte. Le tariffe per mezz’ora di navigazione si aggirano intorno alle £1 /£1.50, con l’esclusione della catena EasyEverything, che possiede ormai locali in tutta Europa, Roma compresa, in cui le offerte variano a seconda dell’ora e della richiesta: di sabato pomeriggio con una sterlina si ottiene l’accesso alla rete per una ventina di minuti, mentre di notte con la stessa cifra si resta connessi anche per 4 ore! Vi sono molte catene di Internet Cafés a Londra: Internet Exchange accoglie i naviganti in un ambiente caldo e familiare con sale dotate di divani e caffè a soli 70p, vi sono poi i centri della Cybergate o della Cyberbuffs e i due rami della Net House Internet Café fanno orario continuato ventiquattro ore su ventiquattro, utilissimi per le emergenze. Ovviamente, in quanto Cafés, durante la navigazione offrono la possibilità di consumare bevande calde e fredde, dolci e panini. In molti cybercafés il cibo è ottimo: vale la pena di provare il Global Café vicino a Piccadilly, o il Buzz Bar in Portobello Road. |
03-01-2005, 22:06 | #125 |
Bannato
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Banche, Filiali inglesi di banche italiane
Sono diverse le filiali di banche italiane a Londra. Gli uffici sono aperti generalmente dalle 9.00/9.30 fino alle 15.30/16.00, con orario continuato. A volte la banca può chiudere più tardi almeno un giorno alla settimana o essere aperta il sabato mattina dalle 9.00 a mezzogiorno. È sempre consigliabile chiamare la filiale per accertarsi degli orari di apertura.
Appena ho qualche nome certo lo posto, intanto ci si può informare presso la propria banca circa la presenza di filiali a Londra. |
03-01-2005, 22:33 | #126 |
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Lavoro, Offerte in rete
Sono molti i siti dedicati a coloro che cercano lavoro a Londra. Da consultare, oltre ai siti dei quotidiani e delle aziende. Questi i più famosi e completi:
- www.badenochandclark.com, un recruitment consultant specializzato in ragioneria, servizi bancari e finanziari e legge - http://café.sdc.uwo.ca/joblistings, una lista di lavori per studenti - www.careermosaic-uk.co.uk, un database di posti vacanti in tutto il mondo - www.dotjobs.co.uk, per impieghi nel settore tecnico in tutto il Regno Unito - www.gradunet.co.uk - www.jobs-by-email.co.uk, un elenco di 3500 proposte in vari settori, nel Regno Unito e all’estero - www.jobserve.com, che dichiara di essere il più grande sito inglese per impieghi nel campo dei media - www.jobsite.co.uk, annunci riguardanti tutti i settori di tutte le principali aziende europee - www.jobstop.co.uk - www.stepstone.co.uk, un sito europeo per cercare lavoro - www.jobmart.co.uk - www.london.hrdc-drhc.gc.ca, elenca posti di lavoro a Londra - www.manpower.co.uk - www.monster.co.uk, un motore di ricerca per chi cerca o offre lavoro - www.peoplebank.com, un database di posti di lavoro e curriculum vitae (cv) che unisce datori di lavoro e jobseekers - www.reed.co.uk, il sito di Reed Recruitment dove si può spedire il cv - http://taps.com - www.uk.topjobs.net Ogni quartiere di Londra ha il suo sito che contiene informazioni sul lavoro. Tutti questi siti possono essere raggiunti tramite l’indirizzo www.bubl.ac.uk/uk/england/london.htm. Gli indirizzi dei singoli sobborghi sono www.nomedelquartiere.gov.uk, ad esempio www.camden.gov.uk. |
03-01-2005, 22:36 | #127 |
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Lavoro, Annunci su quotidiani e settimanali
Alcuni giornali nazionali hanno dei settori per ricerche di lavoro specifiche: il Guardian del lunedì dedica una sezione alle vendite, al marketing, alle pubbliche relazioni e al segretariato, il Daily Telegraph del martedì si occupa invece di impieghi tecnici e manageriali. Il London Evening Standard Classified esce ogni venerdì e ogni zona di Londra ha il suo quotidiano gratuito che contiene spesso annunci di lavoro.La Federation of Jobseekers pubblica una lista di impieghi in differenti settori. Il lunedì vengono inoltre pubblicati alcuni giornali per aspiranti lavoratori, “jobseekers” dai 21 ai 45 anni: Girl About Town, Ms London, Midweek e Nine to Five. È utile anche pubblicare un annuncio nella sezione “Situations Wanted” di un quotidiano locale.
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04-01-2005, 13:22 | #128 | |
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Re: Lavoro, Offerte in rete
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ottimi siti mi viene da piangere vedere che con i pochi anni di esperienza che ho li il mio stesso lavoro viene pagato 30000£... (sterline non euro...)e non a londra ma a liverpool dove la vita è anche meno cara di roma... |
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04-01-2005, 15:43 | #129 |
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mio fratello vive a londra da due anni non si trova male ci sono stato anche io la città è molto bella
però di lavoro non riesce a trovare niente(è istruttore di palestra) |
04-01-2005, 15:45 | #130 |
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e come campa da 2 anni?
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04-01-2005, 15:49 | #131 | |
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al momento non lavora, prima ha fatto qualche lavoretto come commesso in un negozio poi barman |
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04-01-2005, 16:45 | #132 | |
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GIOVANNA ______________ PIV 2.4c + Asus P4P800 deluxe + 512 GEIL PC3200 + SATA MAXTOR 120 GIGA + NEC3500 + LG FLATRON L1710B + IPOD 20GIGA |
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04-01-2005, 20:07 | #133 | ||
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Intendi che non trova lavoro nel suo settore (palestre)? O che non trova lavoro in generale? Quote:
Non è facile trovare quale lavoro, Giovanna? In questi giorni l'attività che più sto svolgendo nel mio tempo libero, ad esaurirlo, è quella di cercare quante più informazioni, ma non solo, quanti più contatti possibile lì sul posto. Sto sentendo direttamente molte persone (grazie a SkyPe ), e sinceramente il contrasto tra la quasi totalità delle affermazioni circa il lavoro trovate quasi ovunque e i commenti in merito, tra cui il tuo, mi lasciano un po' perplesso. Se dovessi tirare le somme, sarei portato a dire, usando le parole di moooolte persone che ho contattato in un modo o nell'altro: trovare lavoro a Londra non è affatto difficile, se ci si sa adattare. Per adattarsi si intende la capacità di "accontentarsi" di un lavoro certamente non qualificato, qualunque, quale può essere uno dei tanti lavori di cui ho parlato in queste pagine: cameriere, lavapiatti, facchino, aiutante in cucina, e così via. Le persone - e sono pochissime, le conto sulle dita delle mani a differenza dei numerosissimi che sostengono il contrario - che, fino adesso, dicono che a Londra non si trova lavoro facilmente "come si dice", a conoscerle poi meglio, sono persone che mai si adatterebbero, appunto, a fare uno di questi lavori. Questa non è solo una mia opinione, molte di queste persone l'hanno detto più o meno esplicitamente. Quindi la domanda imho non è tanto se si trova facilmente lavoro o meno, quanto quali generi di lavori si trovano "facilmente", come "si dice". Per me la questione da questo punto è abbastanza chiara. Io non conosco la tua esperienza direttamente come non conosco l'esperienza di altre persone che hanno espresso pareri come il tuo, inoltre non ho ancora vissuto a Londra quindi i miei sono soltanto dubbi, neanche supposizioni, e probabilmente proprio perché sono ancora in Italia sono forse l'ultima voce in capitolo... Ma se devo fare un bilancio di tutti i pareri che ho sentito in merito da persone che come te hanno vissuto o ancora vivono a Londra, la bilancia pende nettamente a favore della teoria secondo cui a Londra si troverebbe lavoro facilmente. Non di tutti i tipi, si intende, ma nel settore della ristorazione e alberghiero. Per gli altri settori qualificati, naturalmente sono molti i fattori in gioco, in primis la lingua, e il fatto che ovunque hanno sempre "priorità" le persone che sul posto ci sono nate (del resto mi sembra ovvio). Ma conosco ormai più persone che hanno saputo adattarsi, e iniziando con lavori non qualificati e, se vogliamo, umili (come il lavapiatti, ecc) alla fine qualcosa l'hanno realizzata, e le differenze a detta di più d'uno sono tali da non sognarsi neanche un eventuale ritorno in Italia. Un esempio su tutti (e non è affatto l'unico) tra persone che ho contattato, è quello di una ragazza che vive lì da dieci anni, ha iniziato come cameriera ecc, e ormai è un giudice per un'associazione dei consumatori. Se parlano tutti di spirito di adattamento quale requisito fondamentale per iniziare, più di qualunque altra cosa, penso che ci sarà un motivo. Io sono una persona che si sa adattare, e parecchio. La mia famiglia è modesta e molto tempo prima della "media" ho dovuto imparare a provvedere a me stesso da solo, col lavoro e quant'altro. Non conosco il "vizio" che distinguo anche in molte delle persone che frequento, e l'idea di dovermi "adattare" nel senso delle parole di tutte quelle persone che me ne hanno parlato, non mi spaventa affatto. Sono un programmatore/sistemista, di certo non sono un avvocato, o un giudice, o un medico; tuttavia sono abituato a gestirmi il mio lavoro come mi pare, a dormire fino il pomeriggio e lavorare di notte, se mi va'. Lavoro su una tastiera, non faccio fatica fisica alcuna, e posso gestirmi come mi pare. Eppure, ho 25 anni e a periodi ho fatto, quando andavo a scuola, o anche contemporaneamente a quello che poi è diventato il mio lavoro effettivo, di tutto: cameriere o aiutante cucina in pizzeria, ho provato a stare da ragazzino in un'officina meccanica, una falegnameria, a sgobbare in un supermercato, poi in un ingrosso di acque minerali, o in qualche caso sporadico anche come manovale edile. Cioé...se per "iniziare" a Londra devo adattarmi, e se adattarmi vorrà dire fare il cameriere o qualcosa del genere perché a causa della scarsa conoscenza della lingua non posso ambire a qualcosa di meglio, almeno i primi tempi, per me non c'é alcun problema. Ma più leggo e sento i pareri di quelle persone entusiaste perché, ognuna a modo loro, ce l'hanno fatta, più voglio credere che anche io ce la posso fare. Non è un problema se a causa degli alti costi, e del basso salario, dovrò rinunciare a delle cose, ad andare per pub e ad intrattenimenti vari; vado lì ben consapevole di dovermi arrangiare per un periodo e rinunciare magari a delle cose a cui adesso sono abituato. Vado lì sapendo che non potrò contare di certo sull'aiuto di mamma e papà, che non mi invieranno di certo soldi; ma anche a questo ci sono abituato. Il sogno londinese è nato da una delusione profonda per tante cose, e da una passione per quei luoghi e per le tradizioni inglesi che ho da molto tempo, ma non ho pensato neanche un attimo di andare lì convinto di trovarvi l'America. Non credo alle favole, né tantomeno ho mai sognato di andare lì, senza essere in grado di parlare fluentemente inglese né avere chissà quali risorse, per trovarmi in una sistemazione degna di un re. Questo, anche per rispondere a chi ha detto "non fate come gli albanesi che vengono qui credendo di trovare l'America". So benissimo che all'inizio il mio tenore di vita si abbassserà, che dovrò arrangiarmi e stringere la cinghia per arrivare almeno alla pari coi costi...ma ciò non mi spaventa, anzi mi fa sorridere e mi rende ancora più entusiasta. Comunque vada, infatti, questa esperienza mi sarà servita a crescere e responsabilizzarmi ancora di più. Se pure tornerò indietro perché non sarò stato in grado di combinarvi niente di che, sarò comunque felice lo stesso - in qualche modo, perché saprò di averci provato, e di non essermi tirato indietro non già per le difficoltà, ma anche solo per la paura di incontrarle. Anche dovessi ripiegare nuovamente in Italia, questa esperienza mi avrà insegnato molto. Tornando al discorso del lavoro, come dicevo dipende indubbiamente a cosa si cerca. Il settore IT comunque lì non conosce di certo la crisi che in Italia ormai è standard, e per questo motivo comunque farò un tentativo di cercare qualcosa lì nel settore. Se non dovessi riuscirci, soprattutto a causa della lingua, sarò ben felice di inizare da qualche scalino più basso. Ma se il problema è nelle reperibilità di un lavoro qualunque, c'é più di una persona che giura che se uno vuole lavorare, il lavoro lo trova in un giorno. In ogni caso, staremo a vedere... |
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04-01-2005, 20:12 | #134 |
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[quote]Originariamente inviato da Yauchie
Intendi che non trova lavoro nel suo settore (palestre)? O che non trova lavoro in generale? il lavoro si trova ma nel settore dove è qualificato lui no!ha fatto anche dei corsi in inglese con attestato come istruttore |
04-01-2005, 20:31 | #135 | |
Bannato
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Quote:
Questo già ha un altro significato. Lì si entra in un discorso già diverso a dispetto dei lavori "qualunque". E' chiaro che è già più difficile trovare un lavoro "non qualunque", ma se ha pazienza secondo me prima o poi ce la farà. Corsi e attestati a parte, come sta messo con l'inglese? |
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04-01-2005, 22:15 | #136 |
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solo una riflessione: ribadendo che in effetti in uk il mercato del lavoro é + fluido mi chiedo: ma i lavori "qualunque" come il lavapiatti in Italia sono un sogno o si fa fatica a coprire la richiesta?...come mai spesso si sputa su un lavoro di lavapiatti e poi lo si va a fare a londra?...lo so anch'io che in italia é difficile lavorare come dirigente in un'industria ma penso che lo sia parimenti in inghilterra...come qui é facile trovare da spazzare x terra e lo é anche in inghilterra.... qui ci si sputa sopra, in uk si accetta con entusiasmo.....perché "é londra"..(altro mooondo,gente fuoorii, pauraa...solo x citare i commenti + beceri che si sentono comunemente in giro)
Ora: il mio punto di vista é che se si vuol fare tutto ciò per imparare la lingua é ovvio che lavare i piatti a londra abbia un inestimabile valore aggiunto.... imparo una lingua guadagnando.( ...sempre che io riesca a coprire i costi senza vivere in una topaia in cui qui NON vivrei mai!) se,invece, l'emigrare fosse visto come un affrancarsi dalla patria ingrata e come primo gradino per una probabile ascesa...beh..in questo caso sono meno in sintonia... ho + dubbi... io appoggio chiunque abbia voglia di lavorare e spirito di sacrificio...non posso esimermi dal mettere in evidenza, però, come londra (dove ho vissuto,non parlo x sentito dire) sia piena di italiani inequivocabilmente falliti ed incapaci che,convinti da voci di popolo di essere vittime di un colossale raggiro , si sono spostati al nord nella speranza di scoprire quanto il loro talento fosse stato soffocato ed occultato da qualche congiura ai loro danni in patria... inutile dire come finisce questa gente...se sei un incapace lo sei globalizzato...e se pensi di avere fregato il tuo paese perché tieni in mano un cartello con freccia in oxford street mi sa che hai perso la trebisonda...fortunatamente,a casa tua, un essere umano non é ancora stato declassato a palo di frassino vivente.. se capitaste mai a londra fateci caso...basta aguzzare un pò la vista.. |
04-01-2005, 22:55 | #137 | |
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Quote:
Io c'ho provato per mesi e mesi (ho rinunciato a dicembre), ma non ho trovato né da spazzare per terra, né niente altro (qui in Italia, dico). Non è facile "trovare da spazzare per terra"; è impossibile. O almeno lo è per me, che purtroppo sono laureato. Se potessi scegliere tra non fare una mazza qui e "spazzare per terra" in uk, sceglierei la seconda. [/miaRiflessione]
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Sono GULDO, non Guido! Cioè, certo che guido... Bé, insomma, avete capito Linux 2.6.26|Debian|Debian@Hwupgrade|Debian Clan|Solo Puffin ti darà forza e grinta a volontà! NERD rank 62|Milla Jovovich|大事な物はいつも形の無い物だけ Sito e Forum sul Giappone|La mia libreria su aNobii Ultima modifica di guldo76 : 04-01-2005 alle 22:57. |
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04-01-2005, 23:01 | #138 |
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scusa ma in cosa sei laureato se é lecito chiedere?...ok che si dica che siamo messi male...ma dato che qualche cosa in italia ancora si fa mi embra strano che un laureato non trovi da spazzare...
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04-01-2005, 23:08 | #139 |
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Ehm...
ok, sorry ragazzi, non volevo attirare l'attenzione e mandare OT il thread; aadorni, guarda qui.
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04-01-2005, 23:16 | #140 |
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sto leggendo...posso solo dire che capisco perfettamente... ..porca puttana....
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