Discussione: FAQ - DISCHI
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Old 04-12-2004, 17:38  
MM
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Che differenze ci sono tra i dischi con 2 MB di cache e quelli con 8 MB?

Sinceramente sono sempre stato perplesso sull'effettivo incremento di prestazioni dei dischi con cache di 8MB, rispetto a quelli con una cache, ormai standard, di 2MB (dopo i precedenti di 512KB e 1MB)
E' vero che l'introduzione della cache sui dischi ha migliorato le prestazioni degli stessi, ma non è detto che l'aumento della cache porti ad un corrispondente aumento delle prestazioni
Il ragionamento (teorico) è questo:
- se ci fosse un effettivo aumento di prestazioni, tutti i produttori farebbero le corse per aumentare la cache, magari anche oltre gli 8MB
- l'aumento delle prestazioni deriva da fattori puramente statistici e probabilistici: la probabilità che il dato successivo a quello letto venga richiesto dal sistema subito dopo quello attuale o dopo pochissimo tempo (per esempio)
- la probabilità che questo avvenga è in termini percentuali e quindi rimane costante
- detto questo, l'aumentare della cache non porta vantaggi o almeno sono minimi

Evidentemente le impressioni o i ragionamenti teorici personali sono da considerare per quello che sono e non sono da considerare "verità assolute", ma a quanto pare la pensa in questo modo anche qualcun altro che viene considerato un riferimento in fatto di storage: mi riferisco a www.storagereview.com

In questo articolo
http://www.storagereview.com/guide20...cacheSize.html
si evidenzia come, in effetti, non ci sia una relazione diretta tra l'aumento della cache e l'aumento di prestazioni
Per chi avesse problemi di lingua, la traduzione concettuale e sintetica è:
Siccome la memoria adesso costa poco, ai produttori costa poco aggiungere memoria sulle schede dei dischi.
Il fatto di aumentare la cache è un'operazione commerciale, poiché dà la sensazione agli acquirenti che una cache doppia o quadruplicata possa raddoppiare o moltiplicare le prestazioni.
In realtà bisogna confrontarsi con la memoria di base del sistema e la cache che il sistema stesso gestisce, che è molto più grande di quella direttamente impostata sul disco.
La differenza finale esiste, ma è minima, ed a seconda delle condizioni di lavoro, potrebbe essere praticamente non tangibile


Nota: ovviamente i benchmark che solitamente simulano situazioni limite, con sfruttamento di tutte le features del disco, evidenziano spesso una differenza tangibile, ma, ripeto, all'atto pratico e quindi in base al tipo di lavoro e di operazioni svolte, questa differenza potrebbe essere inesistente

Ultima modifica di MM : 24-12-2004 alle 17:47.
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