View Single Post
Old 29-05-2023, 16:53   #4090
giovanni69
Senior Member
 
L'Avatar di giovanni69
 
Iscritto dal: Jun 2005
Messaggi: 22151
Profili farmacocinetici di Vit. D somministrato in dosi frazionate e periodiche

Quote:
Originariamente inviato da giovanni69 Guarda i messaggi
Sarebbe interessante trovare degli studi che comparino l'assunzione frazionata rispetto a quella in blocco come nel tuo caso,
Quote:
Originariamente inviato da CYRANO Guarda i messaggi
Mio cuggino farmacista dice che integratori oltre i 30k ui sono inutili perchè l'organismo non riesce ad assimilare oltre quella soglia in un botta sola.
Io prendo 25k a settimana ( quando mi ricordo di farlo...)
Tuo cugino dice qualcosa che ha un suo perché... ma dipende 'come'...'in quanto tempo'...'ogni quanto'.

Quote:
Originariamente inviato da aramis6 Guarda i messaggi
Aggiorno per vitamina D, il mio medico mi ha prescritto del DIBASE 100.000, una fiala ogni 15 giorni.
Vedrò tra 3 mesi come saranno i miei valori.
A proposito del DIBASE...

Per chi ha voglia si guardi con attenzione questo studio clinico:


Pharmacokinetics of Oral Cholecalciferol in Healthy Subjects
with Vitamin D Deficiency: A Randomized Open-Label Study
https://doi.org/10.3390/nu12061553
https://www.mdpi.com/2072-6643/12/6/1553

In tale studio osservazionale (con un campione ridotto) in cui sono stati somministrati a pazienti con valori basali in media attorno a 13.5 ng/ml:
gruppo A: 10.000 U.I: al giorno --> quindi 70.000 U.I alla settimana in modo frazionato
gruppo B: 50.000 U.I: alla settimana
gruppo C: 100.000 U.I. ogni due settimane dunque bimensile

é piuttosto evidente che la somministrazione frazionata espone il paziente ad una maggiore dose di 25-OH Vitamina D, a parità di dose cumulata di colecalciferolo a fine del trattamento di circa 2 mesi (588.000/600.000 U.I.).
Si evidenzia anche che per assicurare valori di mantenimento > 30 ng/ml debbano essere presumibilmente assunti non < 1000 U.I. /die colecalciferolo nel più lungo periodo: nello studio sono stati assunti 1000 U.I. nelle ultime 4 settimane in coda al trattamento ad alto dosaggio ma non sono stati in grado di fermare la discesa progressiva.




La cosa interessante dello studio è confrontare i valori medi, mediani ed il range min/max del gruppo A e del gruppo C (disponibili a parte nelle tabelle supplementari citati nelle note), per cui di fatto quei 10.000 U.I/ day sono sul percorso ottimale per far salire in modo costante l'esposizione alla vitamina D (esperimento terminato il 5 giugno, quindi prima della stagione calda), per i due mesi successivi.
Ma la differenza tra i valori minimi e massimi è notevole ( anche del 100% trai i min. vs max.) per cui - davvero - si dovrebbe andare a valutare caso per caso quando indice personale di risposta alla vitamina D si allontana dalla media (specie quando è subottimale).
In altre parole, é un processo iterativo periodico di controllo, come del resto spesso avviene (se il paziente si ricorda di ritornare dal dottore e rifare le analisi ).

Analizzando il momento in cui vengono raggiunti i massimi, si ha al giorno 56 nel gruppo A (un minimo di 49.2 ed un massimo di 113.6), al giorno 84, gruppo B lo scarto è inferiore e si va da 40.4 a 68.4 mentre nel C il range è 35.7-71.2 al giorno 77.
Quest'ultimo gruppo C è quello che sembra quasi raggiungere un primo plateau dopo circa un mese e mezzo per poi raggiungere il suo max dopo un altro mese.

La cosa curiosa che è con i dosaggi elevati periodici di colecalciferolo (50.000 alla settimana o 100.000 U.I ogni due), sembra che fin dall'inizio l'organismo vada in protezione da solo, (probabilmente per evitare il sovradosaggio citato da cugino di CYRANO? ) e poi si metta con molta più cautela ad assimilare le dosi successive dimostrando una capacità di continuare a processarle inferiore a quella frazionata di 10.000 U.I/die e raggiungendo un più basso plateu di massimo assorbimento. Vedi grafico sopra. Da notare che la curva nera è quella dell'aggregato dei tre gruppi e quindi di fatto é un artificio che evidenzia ancor più (essendo superiore sia ai gruppi B che C) il vantaggio del gruppo A dopo le prime due settimane.

Nel complesso, al di là della soggettività - ed ogni fattore che nello studio ha portato ad escludere certi pazienti (assunzione eccessiva di cioccolato, vino, ...e problematiche renali ed altro) - è innegabile che l'assunzione frazionata ma comunque ad alto dosaggio (nello studio a 10.000 U.I. / giorno) sia - in media - il modo virtualmente migliore, sempre ammesso che il paziente sia disciplinato nell'assunzione giornaliera cosa non sempre scontata: già a volte è difficile convincere le persone ad assumere farmaci salvavita, figuriamici quando si tratta di vitamine (in realtà la D agisce come uno steroide).

Per altri limiti dei risultati, si veda lo studio.

Altra cosa interessante che ho scoperto : nel vecchio foglietto illustrativo del DIBASE OS GTT 10ML 10000 U.I./ML, si indicava alla sezione relativa ad Adulti ed Anziani, alla voce Trattamento:
"Trattamento: 20–40 gocce al giorno (pari a 5.000–10.000 U.I. di vitamina D3) per 1–2 mesi. "
Questo dosaggio in trattamento riflette lo studio sopra indicato: con 40 gocce si ottenevano i 10.000 U.I.
Ogni goccia sono infatti 250 U.I.: 250 x 40 = 10000.
Detto in altro modo: 1 ml al giorno e dunque i flaconcini con quel dosaggio sarebbe durato 10 giorni.

Del resto ora l'allegato 1 alla nota 96 suggerisce una dose cumulativa di 300.000 U.I. che è la metà di quella somministrata nello studio.

Nel foglietto illustrativo attuale:
"Trattamento: 4 gocce (pari a 1000 U.I. di vitamina D3) al giorno. Il medico stabilirà la dose adeguata e successivamente potrà prescrivere una dose più bassa. Dosi più elevate devono essere adeguate a seconda dei livelli sierici di 25-idrossicolecalciferolo (25 (OH) D) che si desidera raggiungere, della gravità della malattia e della risposta del paziente al trattamento. La dose giornaliera non deve superare le 16 gocce al giorno (pari a 4000 U.I. di vitamina D3)."

Detto in altro modo, adesso si spende di più se si vogliono integrare 10.000 U.I. al giorno in fase di trattamento. Addirittura non viene nemmeno suggerito quel piano di trattamento.

Per quel che riguardo la Prevenzione:

Vecchio foglietto:
"Prevenzione: 3–4 gocce al giorno (pari a 750–1.000 U.I. di vitamina D3). In soggetti ad alto rischio di carenza può essere necessario aumentare il dosaggio fino a 8 gocce al giorno (pari a 2.000 U.I. di vitamina D3). "

Nuovo foglietto:
"Prevenzione: la dose raccomandata è 3-4 gocce al giorno (pari a 750-1.000 U.I. di vitamina D3). In presenza di molti fattori di rischio per la carenza di vitamina D, secondo giudizio del medico, il dosaggio può essere aumentato fino a 8 gocce al giorno (pari a 2.000 U.I. di vitamina D3)."

Sostanzialmente è identico. Di fatto si riferisce alla parte finale dello studio, la manutezione dei livelli target.


A titolo di commento, la nota 96 dello scorso febbraio dell'AIFA 'PER LA PRESCRIZIONE DI FARMACI A BASE DI VITAMINA D', cita quel famoso 20 ng/mL (50 nmol/L), "Gli IOM (Institutes of Medicine) statunitensi identificano nel livello di 25(OH)D pari a 20
ng/mL (50 nmol/L) il limite oltre il quale viene garantito un adeguato assorbimento intestinale di calcio e il controllo dei livelli di paratormone nella quasi totalità della popolazione (IOM 2011). ", valore che è stato fortemente oggetto di critica in quanto risultato di un'errata valutazione statistica all'interno di quello studio che ne ha determinato il valore di 20. Poi fortunatamente cita anche tutto il resto della letteratura per arrivare all'allegato 1, un flow-chart 'Guida alla misurazione della 25(OH)D e alla successiva prescrizione della Vitamina D' da parte del curante. Anche tale allegato 1, nel caso di valori 25OHD compresi tra 0-12 ng/mL, cita la somministrazione giornaliera per arrivare ad una dose cumulata di 300.000 U.I. in 12 settimane (nello studio sopra erano il doppio ed in 8 settimane) ma non la considera preferenziale rispetto all'assunzione settimanale, bimensile o mensile.

Tuttavia nella scheda operatore invece si chiarisce: "L’approccio più fisiologico della supplementazione con vitamina D è quello della somministrazione giornaliera con la quale sono stati realizzati i principali studi che ne documentano l’efficaci" ma "al fine di migliorare
l’aderenza al trattamento, il ricorso a dosi equivalenti settimanali o mensili è sostenuto solo da studi di farmacocinetica". Detto in altro modo, se ci si ricorda di assumerlo tutti i giorni meglio le gocce/cps giornaliera.

Faccio presente che in alcuni studi analizzati nel 2011 dallo IOM (vedi più sotto) , venivano citati anche livelli in base ai quali la vitamina D potesse aumentare i tumori per valori superiori ai 70/80 nmol /L pari a circa 30 ug/dL ma a tempo stesso in Giovannucci et al. (2006) found that each incremental increase in serum 25OHD level of 25 nmol/L [12 ng/mL] was associated with a 17 percent reduction in total cancer incidence and a 29 percent reduction in total cancer mortality. Each of the determinants considered was found to influence plasma 25OHD levels among older men. These results should be viewed with caution ...[...].
Vengono analizzati poi il tumore al seno, tumore colon-rettale, prostata..
National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine. 2011. Dietary Reference Intakes for Calcium and Vitamin D. Washington, DC: The National Academies Press. https://doi.org/10.17226/13050.
Nel medesimo anno ed in seguito allo studio appena citato, "The Endocrine Society Clinical Practice Guideline recommends maintaining 25OHD levels above 75 nmol/liter (30 ng/ml) for maximum health
benefits (in contrast to the IOM report’s RDA-linked value of 50 nmol/liter). Moreover, whereas the IOM report and Aloia’s summary emphasize that the RDA is the target for vitamin D intake, The Endocrine Society recommends the RDA values as a minimum. "

[2023: Nutrients... work in progress]

L'integrazione suggerita è a base di Vit. D3 (colecalciferolo), non D2 (ergocalciferolo) e non alfacalcidolo .

Ultima modifica di giovanni69 : 06-06-2023 alle 13:40. Motivo: Work in progress....
giovanni69 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso